Bari – Chirurgia robotica al Miulli: La nuova frontiera contro i tumori epatobiliari e pancreatici

La chirurgia robotica al Miulli rappresenta la strategia vincente per affrontare tumori particolarmente aggressivi.

 

La moderna chirurgia robotica presso l’Ospedale Miulli di Acquaviva delle Fonti – guidata dal Professor Riccardo Memeo – sta ridefinendo le speranze di lotta contro i tumori epatobiliari e pancreatici. Dal 2020, l’Unità Operativa Complessa di Chirurgia Epatobiliare e Pancreatica, Mininvasiva e Robotica ha concentrato i suoi sforzi nel trattare tumori maligni del fegato, tra cui epatocarcinoma e colangiocarcinoma, così come le neoplasie pancreatiche, tipo l’adenocarcinoma e i tumori neuroendocrini.

Ogni anno, in Italia, si registrano circa 14.000 nuovi casi di tumori del fegato, con una leggera prevalenza femminile nel Sud, e una mortalità che sfiora le 10.000 persone. La situazione è altrettanto allarmante per il pancreas, con 14.300 nuovi casi e 12.400 decessi annuali. Questi tumori sono spesso aggressivi e, se non identificati precocemente, possono avere esiti fatali. Tuttavia, come sottolinea il Prof. Memeo, “la prevenzione e gli screening periodici per i soggetti a rischio sono cruciali” per una diagnosi tempestiva.

L’approccio dell’Unità del Miulli è un esempio di eccellenza multidisciplinare. Il percorso del paziente coinvolge valutazioni approfondite e un team plurispecialistico che comprende non solo chirurghi, ma anche anestesisti, oncologi, radiologi e altri esperti. Un approccio integrato, infatti, permette di pianificare interventi chirurgici di alta complessità, che possono durare fino a 8 ore, con un recupero ospedaliero di circa 7-10 giorni.

La chirurgia robotica, che rappresenta una parte significativa delle operazioni eseguite, offre precisione e riduce i tempi di recupero. Inoltre, la possibilità di monitorare i pazienti a distanza sia prima che dopo l’intervento gioca un ruolo fondamentale nel garantire risultati positivi. Per il Prof. Memeo, “un Centro di alta specializzazione è essenziale per fornire cure di qualità, grazie alla collaborazione di diverse discipline mediche”.

L’intervento chirurgico precoce combinato con terapie personalizzate e l’uso di tecnologie avanzate come la chirurgia robotica, rappresenta la strategia vincente per affrontare umori così aggressivi. Questo modello di cura integrata si dimostra efficace non solo nel trattamento, ma anche nel miglioramento della qualità della vita dei pazienti.

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Anna Caprioli

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