Niente domiciliari per Giacomo Olivieri: il Riesame conferma la detenzione in carcere

Niente domiciliari per Giacomo Olivieri

Mafia e Politica: Olivieri resta dietro le sbarre

 

Giacomo Olivieri, ex consigliere regionale della Puglia, continuerà a scontare la sua pena in carcere. Arrestato il 26 febbraio scorso con l’accusa di scambio elettorale politico-mafioso e estorsione, Olivieri ha visto rigettare nuovamente la sua richiesta di arresti domiciliari. Il Tribunale del Riesame di Bari ha infatti respinto l’appello presentato dai suoi legali, Gaetano e Luca Castellaneta, che avevano impugnato la decisione del giudice per le indagini preliminari (gup).

L’inchiesta, denominata “Codice interno”, condotta dalla Direzione distrettuale antimafia (Dda) e dalla squadra mobile di Bari,  ha messo in luce i presunti legami tra criminalità organizzata, politica e mondo imprenditoriale locale. Secondo le indagini, Olivieri avrebbe agevolato, nel 2019, l’elezione della moglie Maria Carmen Lorusso al Consiglio comunale di Bari. L’accusa sostiene che l’ex consigliere avrebbe ottenuto voti dai clan Parisi, Strisciuglio e Montani, noti gruppi mafiosi della zona.

L’inchiesta ha portato a una divisione in due distinti procedimenti giudiziari: uno a carico di Olivieri, che vede coinvolti oltre 107 imputati in un rito abbreviato, e un altro in cui è coinvolta la Lorusso con altri 14 imputati, che seguiranno il rito ordinario. Gli arresti – più di 130 solo nel mese di febbraio – e il commissariamento dell’Amtab, l’azienda municipalizzata dei trasporti, hanno indotto il Ministero dell’Interno a nominare una commissione d’accesso per investigare su possibili infiltrazioni mafiose all’interno dell’amministrazione comunale di Bari.

La relazione del prefetto di Bari, Francesco Russo, è stata consegnata al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi a metà novembre. Ora spetta al ministro decidere se suggerire al Consiglio dei Ministri lo scioglimento del Consiglio comunale di Bari, una decisione significativa che potrebbe segnare un punto di svolta per la città.

Per i difensori di Olivieri: “Continueremo a batterci per la verità e la giustizia, certi dell’innocenza del nostro assistito”. Anche se la decisione del Tribunale del Riesame sottolinea la gravità delle accuse e la necessità di mantenere una posizione di rigore fino a che non sarà fatta ulteriore chiarezza.

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Elvira Zammarano

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