Pratiche Xylella bloccate, è allarme
Senza fondi, le aziende agricole di Lecce, Brindisi e Taranto rischiano il collasso
La situazione critica delle pratiche Xylella per gli anni 2020 e 2021, ancora in attesa di approvazione, sta generando grande preoccupazione tra gli agricoltori pugliesi. “Se il Ministero dell’Agricoltura non interviene rapidamente, prima della fine dell’anno, sarà un vero disastro per molti olivicoltori delle province di Brindisi, Lecce e Taranto”, ha dichiarato CIA Agricoltori Italiani di Puglia. L’organizzazione richiama nuovamente l’attenzione sul problema, sottolineando che “l’Agenzia per le attività irrigue e forestali (Arif) non può procedere con le pratiche perché mancano ancora i fondi necessari”.
Il tempo, però, è agli sgoccioli. Come spiegato da CIA Puglia, “se almeno l’annualità 2020 non venisse liquidata entro quest’anno, sarebbe completamente persa”. L’associazione ha quindi rivolto un appello urgente al ministro Lollobrigida: “Occorre darsi una mossa. È davvero incredibile che si sia aspettato tutto questo tempo per trovarsi ora in questa condizione”.
La questione non è nuova: già settimane fa, CIA Puglia aveva inviato una lettera al Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, coinvolgendo anche altre autorità come l’assessore regionale Donato Pentassuglia e i prefetti delle province interessate. Il presidente regionale, Gennaro Sicolo, ha sollecitato lo stanziamento dei fondi, facendo appello all’urgenza della situazione.
Le conseguenze del mancato intervento sarebbero catastrofiche. La Xylella fastidiosa, un batterio che ha già devastato ampie porzioni di oliveti in Puglia, continua a minacciare la stabilità economica delle aziende agricole. Produzioni ridotte, aumento dei costi di gestione e danni economici irreversibili stanno mettendo a dura prova l’intera filiera agricola. A peggiorare la situazione, la difficoltà di ottenere finanziamenti bancari a causa della rigidità burocratica.
La CIA Puglia sottolinea che senza l’assegnazione delle risorse per l’anno 2020, le aziende non potranno far fronte agli investimenti già effettuati. “La celerità dei tempi di liquidazione entro il 31 dicembre è vitale”, afferma l’organizzazione, evidenziando che il futuro dell’intero settore è in bilico.
Con il Natale alle porte, la crisi rischia di diventare ancora più acuta. L’appello della CIA Agricoltori Italiani di Puglia è chiaro: “Non possiamo e non vogliamo assolutamente andare incontro al rischio di vedere evaporare quanto è loro dovuto”. La speranza è che il Ministero risponda prontamente per evitare che la situazione si aggravi ulteriormente.
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