“Questo non è Amore” della Polizia di Stato contro la Violenza di Genere

“Questo non è Amore”

La Polizia di Stato in prima linea contro la violenza sulle donne

La Polizia di Stato si mobilita in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, che si celebra il 25 novembre 2024. Con l’iniziativa “Questo non è Amore”, la Polizia intende sostenere le vittime di violenza di genere, offrendo loro un accompagnamento continuo e qualificato. Un progetto che mira a promuovere una cultura basata sull’uguaglianza di genere, grazie all’impegno mirato delle Forze dell’Ordine.

Il fulcro dell’iniziativa sarà il “Camper – Ufficio Mobile di Polizia”, un vero e proprio centro di supporto itinerante. A bordo ci sarà un’équipe di esperti, composta dal Dirigente della Divisione Anticrimine di Bari, un medico/psicologo della Polizia di Stato, e un operatore esperto della Sezione Specializzata della Squadra Mobile, nonché della Sezione “Reati contro la persona”. La squadra sarà operativa lunedì mattina, 25 novembre 2024, in via Sparano da Bari, all’angolo con corso Vittorio Emanuele II.

Alle ore 10.00, sarà sul posto anche il Questore di Bari, per sottolineare, con la sua presenza, l’importanza dell’evento e l’impegno delle istituzioni in questa battaglia cruciale.

L’équipe sarà a disposizione per offrire consulenze, supporto psicologico e informazioni utili sui servizi disponibili. L’iniziativa vuole essere anche un invito a denunciare le violenze, rompendo il muro del silenzio e della paura che spesso circonda queste situazioni.

La campagna di sensibilizzazione si inserisce in un quadro più ampio di azioni volte a prevenire e contrastare le violenze, attraverso la diffusione di una cultura di rispetto e parità.

Per ulteriori dettagli e approfondimenti, è possibile visitare i siti siti www.widenews.it e www.facebook.com/WideNewsNotizieDalWeb, che forniscono notizie dettagliate e in tempo reale su eventi di cronaca e attualità.

“Questo non è Amore”

 

 

Condividi su:
Foto dell'autore

Elvira Zammarano

Lascia un commento