La denuncia dei Procuratori Rossi e Pontassuglia “Mancano le risorse per le indagini ambientali”

Indagini ambientali

Il tema dell’ambiente continua a essere oggetto di molte discussioni, tuttavia, secondo il Procuratore di Bari, Roberto Rossi, le azioni concrete e le risorse dedicate a contrastare i crimini ambientali sono ancora scarse. ‘Ci sono tante chiacchiere sul tema dell’ambiente, ma poi, quando bisogna mettere le risorse, queste non ci sono’, ha dichiarato Rossi durante il Forum Internazionale Polieco sull’economia dei rifiuti a Napoli. La mancanza di risorse, in termini di strumenti e personale, rischia di compromettere la lotta contro un fenomeno che incide gravemente sulla salute dei cittadini.

A sostenere questa posizione è anche la Procuratrice di Taranto, Eugenia Pontassuglia, che ha evidenziato come il problema principale risieda nella carenza di organici specializzati. ‘Anche quando abbiamo a disposizione forze di Polizia Giudiziaria altamente qualificate, il numero di unità operative è insufficiente’, ha affermato Pontassuglia, sottolineando le difficoltà nel condurre indagini complesse con risorse così limitate.

La preoccupazione riguarda il crescente traffico illecito di rifiuti, che non interessa più solo determinate regioni italiane, ma si estende a livello internazionale, con nuove rotte verso Paesi sia europei che extra UE. ‘Il problema dello smaltimento dei rifiuti ha assunto una portata globale’, ha aggiunto Pontassuglia, spiegando come le rotte attuali di esportazione dei rifiuti includano non solo mete tradizionali, ma anche nuovi mercati esteri.

Rossi ha poi riportato la situazione allarmante della Puglia, dove si registrano flussi di rifiuti provenienti dalla Campania. Questi materiali finiscono spesso abbandonati in discariche abusive, capannoni o persino strade, aumentando il rischio di incendi. Molti di questi eventi vengono catalogati come autocombustione, ma come sottolineato dai procuratori, distinguere un incendio doloso da uno naturale è un compito estremamente complesso. ‘I vigili del fuoco intervengono solo se hanno prove di dolo, ma spesso veniamo a conoscenza degli incendi solo tramite notizie sui giornali’, hanno commentato Rossi e Pontassuglia.

La soluzione proposta dai procuratori è chiara: incrementare i controlli e richiamare i gestori degli impianti al rispetto rigoroso delle norme antincendio. A Bari, ad esempio, questo approccio ha già portato a risultati positivi, con la messa in regola degli impianti e una riduzione del rischio di incendi.

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Elvira Zammarano

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