Professore indagato
Un professore di un istituto superiore di Galatina è al centro di un’inchiesta per aver dichiarato il falso al fine di beneficiare della legge 104, pur avendo un tumore. Nel 2020, il docente scopre di avere una patologia oncologica e richiede permessi per poter sottoporsi a cure mediche. Tuttavia, due anni dopo, le sue condizioni di salute migliorano sensibilmente, portando alla revoca dei benefici da parte della commissione medica.
Secondo le indagini condotte dal pm Donatina Buffelli, in questo periodo si sarebbe verificato il reato. La difesa, rappresentata dall’avvocato Ivan Zeppola, sostiene invece che si tratti di un errore materiale. La scuola in cui il professore prestava servizio avrebbe permesso la presentazione dell’istanza per la 104 senza il verbale della Commissione, consentendo al docente di assentarsi otto volte tra settembre 2022 e giugno 2023.
Nel 2023, in occasione della nuova istanza, emerge l’incongruenza. Il professore, resosi conto dell’errore, informa la scuola, chiarendo che non vi è stata alcuna intenzione dolosa. L’avvocato Zeppola dichiara che il suo assistito non ha commesso alcun reato, attribuendo l’accaduto a una svista nella compilazione dei documenti. La vicenda, secondo la difesa, dovrebbe concludersi rapidamente, chiudendo così un capitolo difficile per il professore, segnato prima dalla malattia e poi dall’inchiesta giudiziaria.
Professore indagato