Scioglimento del Comune di Bari? Intanto è scontro aperto tra PD e Forza Italia

Scioglimento del Comune di Bari?

La possibile ipotesi di scioglimento per mafia del Comune di Bari alimenta uno scontro feroce tra PD e Forza Italia. Dichiarazioni forti e accuse reciproche infiammano il dibattito politico.

Lo scenario politico di Bari è in fermento, con lo spettro dello scioglimento del Comune per infiltrazioni mafiose che ha innescato uno scontro durissimo tra il Partito Democratico e Forza Italia. Il dibattito si è acceso durante l’inaugurazione della Fiera del Levante, dove il sindaco Vito Leccese ha difeso con forza l’operato della sua amministrazione.

“Abbiamo fatto tutto il possibile, da servitori dello Stato, per consentire agli ispettori di svolgere il loro lavoro nel miglior modo possibile. Non possiamo permettere di essere accusati di connivenza con le mafie. Non per difendere il nostro onore, ma per difendere la storia, l’impegno e i sacrifici di una città intera negli ultimi vent’anni,” ha dichiarato il sindaco dal palco della campionaria.

Nel frattempo, i deputati democratici pugliesi Marco Lacarra, Ubaldo Pagano e Claudio Stefanazzi hanno richiesto le dimissioni del vicepresidente della commissione parlamentare antimafia, Mauro D’Attis. Le accuse sono pesanti: “Utilizza il suo ruolo per regolare i conti con gli avversari politici. È inadeguato, dovrebbe dimettersi immediatamente,” hanno affermato in un comunicato.

La scintilla che ha scatenato questa reazione è stata un’intervista rilasciata da D’Attis al Corriere del Mezzogiorno, in cui il parlamentare di Forza Italia ha parlato di “due pesi e due misure” nei provvedimenti di commissariamento dei comuni per infiltrazioni criminali. Secondo D’Attis, alcune amministrazioni, soprattutto di centrodestra, sarebbero state penalizzate ingiustamente, mentre altre avrebbero beneficiato di trattamenti più indulgenti.

La tensione è ulteriormente alimentata dalle recenti rivelazioni su una presunta compravendita di voti alle elezioni del 2023. “Pagate 30 euro per ogni voto”, si legge in una delle intercettazioni emerse, che solleva sospetti sulla regolarità delle elezioni a Brindisi, città amministrata da Forza Italia.

D’Attis ha risposto a queste accuse chiedendo un aggiornamento delle normative sui commissariamenti per mafia, citando casi controversi come quelli di Ostuni, Squinzano e Carovigno. Questi comuni, amministrati dal centrodestra all’epoca dei fatti, hanno visto i loro sindaci riabilitati in seguito. Tuttavia, i parlamentari del PD respingono le giustificazioni del deputato, accusandolo di utilizzare il suo ruolo per fare campagna denigratoria contro gli avversari.

Intanto, Forza Italia fa  quadrato intorno al suo parlamentare, difendendo le dichiarazioni di D’Attis e accusando il PD di orchestrare una “macchina del fango”. I parlamentari azzurri, tra cui Dario Damiani, Rita Dalla Chiesa e Giandiego Gatta, hanno emesso un comunicato congiunto: “L’attacco di oggi rivela che qualcuno ha paura. D’Attis si sta battendo per scardinare un sistema di illegalità che sta facendo molto male alla Puglia, e noi siamo al suo fianco.”

La situazione è quindi tesa, con il rischio di scioglimento del Comune di Bari che si è trasformato in una vera e propria battaglia politica. In attesa della decisione delle autorità competenti, lo scontro tra PD e Forza Italia non sembra destinato a placarsi.

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Elvira Zammarano

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