Lettera apera contro gli sfratti esecutivi
Residenti del Bari Social Housing chiedono un’azione urgente al sindaco Leccese contro gli sfratti esecutivi. Appello al Consiglio comunale per un intervento immediato.
I residenti del Bari Social Housing, sostenuti da associazioni e comitati territoriali, hanno inviato una lettera aperta al sindaco di Bari, Vito Leccese, e al Consiglio comunale, chiedendo un intervento urgente contro gli sfratti esecutivi in corso. La richiesta, già oggetto di un ricorso presentato al TAR Puglia, è supportata da un’azione popolare ai sensi dell’art. 9 del D.Lgs. 267/2000, con l’obiettivo di avviare un confronto con la proprietà degli alloggi sociali.
Donato Cippone, portavoce dell’assemblea autoconvocata dei residenti di Torricella, ha esposto in dettaglio la situazione: “Abbiamo già partecipato a tre incontri con il sindaco, tra cui uno durante la manifestazione pubblica ‘No all’inganno del Bari Social Housing – Stop Sfratti Esecutivi’, e ora chiediamo che il Consiglio comunale faccia suo il nostro ricorso per tutelare i diritti degli assegnatari.”
Un appello alla giustizia sociale
Nella lettera si evidenzia la necessità di riportare i canoni di affitto e gli oneri accessori entro limiti compatibili con il reddito delle famiglie assegnatarie. La proposta avanzata prevede che il canone vari automaticamente in funzione del reddito familiare, garantendo così una maggiore equità.
“È fondamentale che gli alloggi sociali soddisfino prioritariamente il bisogno abitativo delle famiglie in difficoltà,” continua la lettera, “rispettando il principio per cui la proprietà può coprire solo i costi fiscali, di gestione e manutenzione, ma non speculare sui bisogni delle persone.” Questo principio trova supporto nella normativa nazionale, come il Decreto Ministeriale del 22 aprile 2008 e la Legge 9 del 2007, che regolano la funzione sociale degli alloggi.
Un’azione politica urgente richiesta al Consiglio comunale
Il prossimo Consiglio comunale, fissato per il 18 settembre, rappresenta un momento cruciale per i residenti. “Chiediamo al Consiglio di adottare una deliberazione urgente e unanime,” afferma Cippone, “per dimostrare che la Pubblica Amministrazione si schiera apertamente a tutela dei diritti delle famiglie.”
L’urgenza è legata alla presenza di numerose situazioni critiche, tra cui famiglie con bambini con disabilità e anziani ultraottantenni, che rischiano di essere sfrattati senza una soluzione adeguata.
Qualora il Consiglio comunale non adottasse misure immediate, i residenti sono pronti a continuare la loro battaglia. “Se non ci sarà una risposta politica, resteremo in attesa della pronuncia dei Giudici Amministrativi,” conclude Cippone, “ma non smetteremo di lottare per i nostri diritti e quelli delle nostre famiglie.”
Lettera apera contro gli sfratti esecutivi