Chiuso ristorante per carenze igienico strutturali
Chiuso un ristorante sulla costa di Bari per gravi carenze igieniche e strutturali. Denunciati i due soci per possibili danni alle persone. Sanzioni elevate dalla Capitaneria di Porto.
Un ristorante situato sulla costa di Bari è stato chiuso e sottoposto a sequestro dalle autorità della locale Capitaneria di Porto a seguito di un controllo che ha portato alla luce “gravi carenze igienico-sanitarie e strutturali”. L’intervento è stato reso necessario per la “violazione della normativa sul pacchetto igiene”, che regola i requisiti minimi per la sicurezza alimentare e la tutela dei consumatori.
Durante il controllo, effettuato con la collaborazione del personale della ASL di Bari, sono state riscontrate condizioni igieniche estremamente precarie e una situazione strutturale compromessa. In particolare, sono stati trovati cumuli di laterizi e sporcizia nelle vicinanze del ristorante, aggravando ulteriormente il quadro già preoccupante.
I due soci dell’attività, un uomo di 51 anni e una donna di 56, sono stati denunciati in concorso per minaccia di rovina e pericolo per le persone. Le autorità hanno ritenuto che le condizioni dell’edificio potessero costituire un rischio per l’incolumità dei clienti e del personale.
Oltre alla denuncia, i gestori del ristorante sono stati colpiti da sanzioni amministrative per un totale di 3.000 euro, a cui si sono aggiunti ulteriori 200 euro di multa per la mancata esibizione della concessione demaniale marittima e della relativa planimetria del locale, documenti obbligatori per attività che operano sul suolo pubblico.
Le violazioni riscontrate riguardano non solo l’aspetto igienico, ma anche la sicurezza strutturale del locale, evidenziando una gestione negligente che ha portato all’intervento delle autorità competenti.
Il sequestro del ristorante rappresenta un duro colpo per i due soci e un chiaro esempio per chi non rispetta la normativa vigente funzionale alla tutela dei consumatori. I due, ora, dovranno affrontare le conseguenze legali e amministrative delle violazioni riscontrate. Per poter riaprire l’attività, sarà necessario non solo sanare le carenze igieniche e strutturali evidenziate, ma anche ottenere nuovamente le autorizzazioni necessarie, un processo che potrebbe richiedere tempo e investimenti significativi.
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