Capurso si tinge di Crowe: L’EVENTO dell’estate

Russell Crowe a Capurso: L’EVENTO dell’estate o un evento per pochi?

Siamo sicuri che con Russell Crowe, Capurso, farà il botto? Nome altisonante. Per come è atteso, sponsorizzato, amato, insomma, non un evento, ma l’EVENTO. Il cartellone di questa estate capursese 2024 si tinge di Crowe (19 luglio) e di molto altro.

La location è sofisticata e con un certo ‘non so che’ di sacro. Il sagrato della Basilica della Madonna del Pozzo, luogo simbolo di Capurso, proibito ai giochi dei bambini e al chiacchiericcio delle famiglie che disturberebbero la profondità di ciò che rappresenta, il 19 luglio (ma anche il 20 con i Dire Straits Legacy) s’impreziosirà della roca voce del gladiatore. E qui c’è già una contraddizione: se un luogo è sacro, lo è per tutti. Ma andiamo avanti, perché la nostra ‘denuncia giornalistica’ è frutto di una legittima riflessione che, tuttavia, può essere smentita.

Ora, l’altra nota di disappunto è legata a una visione interiore, ma realistica. E nasce dalla bacheca online per l’acquisto dei ticket, che recita: biglietti da 36,80 a 69 euro pagabili, anche a rate. I prezzi e la loro diversità, dunque, ci fanno comprendere che l’evento non è gratuito, e che ci sarà una ripartizione dei costi in base ai posti dedicati allo spettacolo, anche se – come sempre -, tutto si svolgerà su territorio comunale (cioè di tutti i capursesi che pagano le tasse, ultimamente, pure ‘rinforzate’) e, per giunta, sacro.

La deduzione a mo’ di domanda è: per ascoltare e vedere il gladiatore in carne e ossa saranno sistemate le poltronissime, le poltrone, le sedie e le transenne? Le transenne, come sappiamo, altro non sono che barriere dietro cui si ammasseranno gli altri. Chi sono gli altri? Coloro che per principio non intendono uscire dalle loro tasche neppure un euro per stare seduti su un luogo che gli appartiene, oppure coloro che, pur volendo superare il ‘preludio’, non possono permettersi di spendere né 70, né 40 e neppure 10 euro. Coloro che pur lavorando, percepiscono stipendi poveri, già abbondantemente sezionati dalla quotidianità e, chiamiamole pure, amarezze della vita. Intere famiglie, con bimbi e ragazzi a carico, che una serata ‘diversa’ avrebbero avuto piacere di viverla, come è stato fatto a Barletta o Vico del Gargano.
(https://www.widenews.it/2024/07/02/rds-summer-festival-2024-la-musica-sbarca-a-barletta-per-la-terza-tappa/
https://www.widenews.it/2024/05/18/estate-a-vico-del-gargano-concerti-gratuiti-e-vip-con-raf-e-ornella-muti/)

Ora mi chiedo, e magari sbaglio: non sarebbe stato corretto noleggiare un locale – ovviamente a spese proprie – per accogliere Russell Crowe? Da che mondo è mondo chi desidera vedere uno spettacolo, andare al cinema o al ristorante, com’è giusto, paga di tasca propria, servendosi legittimamente del servizio, del locale, del posto da utilizzare. La stessa ‘attività’, però, tocca anche a chi organizza.

E qui c’è l’altra contraddizione. Ma posso sbagliare. Perché, pur cercando i documenti che attestano il denaro sborsato ‘dal paese’ per l’EVENTO, con l’ovvio contributo in percentuale della Regione, non ho trovato niente. Insomma, siamo proprio sicuri che Capurso con il gladiatore ha fatto o farà centro? I dubbi e le perplessità rimangono. Ma posso sbagliare.

Russell Crowe a Capurso

https://www.widenews.it/

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Elvira Zammarano

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