Primativo di Turi
Documenti d’archivio inediti, pubblicazioni ottocentesche di inestimabile valore e antiche fotografie compongono il tessuto narrativo dell’ultima opera di Stefano de Carolis, intitolata “Primativo di Turi: Piccolo Blu di Puglia”, pubblicata dalle edizioni Carta Bianca.
Il saggio si addentra nei meandri della storia vitivinicola di Turi, in Puglia, evidenziando il legame indissolubile tra il territorio e la produzione di vini di alta qualità, con particolare riferimento al celebre “Primativo”, un vitigno storico che ha conquistato molti, a livello nazionale e internazionale.
Il Libro e la sua Narrativa
Nel cuore della Puglia, si dipana un racconto avvincente che offre uno sguardo approfondito sul contesto socio-economico del Mezzogiorno all’inizio del Novecento, focalizzandosi sull’epopea dei “pionieri” del vino, visionari imprenditori capaci di rivoluzionare la produzione e la commercializzazione vinicola. Questi audaci innovatori hanno guadagnato l’ammirazione delle massime autorità del mondo enologico italiano, tra cui spiccano i nomi di Carpenè, Ottavi e Cerletti.
Il libro, introdotto da Antonio Mario Zaccheo, rinomato produttore vitivinicolo italiano, si distingue per tre contributi di inestimabile valore. Il primo, firmato dal dottor Angelo Raffaele Caputo, agronomo e ricercatore del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Centro di ricerca Viticoltura ed Enologia di Turi (Crea-Ve), insieme ai ricercatori Marica Gasparro e Vittorio Alba, propone una riflessione sulla “mappatura” dei vitigni e la salvaguardia della biodiversità biologica nell’ottica di un’agricoltura sostenibile.
Il secondo contributo, a cura del compianto Giandomenico de Carolis, rinomato cardiochirurgo nazionale, approfondisce il profilo storico e scientifico del vino in maniera appassionata e illuminata.
Infine, il lavoro porta alla luce un trattato dimenticato per oltre un secolo: “La Puglia che fu e quella che è” (1898) di Giovanni Cozzolongo, un’opera critica che getta luce sulla geografia, l’agricoltura e la storia della regione, delineando le tradizioni millenarie e le sfide future.
Stefano de Carolis
De Carolis, nato a Conversano nel 1969, si distingue come giornalista, ricercatore storico e sottufficiale dell’Arma dei Carabinieri specializzato nella Tutela del Patrimonio Culturale Nazionale presso il Mi-BACT di Roma. Autore di diversi saggi di successo, tra cui “Con un piede nella fossa: storia di malavita e camorra barese” (2018), “Acqua, preziosa risorsa e fonte di vita” (2022) e “L’Infame Legge: Storia della Camorra in Puglia” (2023). È inoltre fondatore e presidente dell’Associazione culturale “La Faldacchea di Turi, storia, tradizioni e territorio”.
Il Libro
“Primativo di Turi: Piccolo Blu di Puglia” è un’opera imprescindibile per gli appassionati del mondo del vino e per coloro che desiderano approfondire la storia e le tradizioni della Puglia. Il volume è disponibile per l’acquisto sul sito web della casa editrice (edizionicartabianca.it) e presso i principali store online come Feltrinelli, IBS e Unilibro. Un viaggio attraverso i secoli, guidato dalla penna acuta e dalla passione di Stefano de Carolis, che porta alla luce le radici e le sfide di una delle eccellenze enologiche italiane.
Primativo di Turi