In risposta alla crescente crisi agricola nella provincia di Foggia, la Confederazione Italiana Agricoltori (CIA) Capitanata ha dichiarato il suo pieno sostegno ai cortei dei trattori che si sono svolti in diverse località, compreso il capoluogo dauno.
Angelo Miano, Presidente di CIA Capitanata, ha ribadito l’impegno dell’organizzazione nel confrontarsi con gli agricoltori e ha dichiarato: “Siamo al 100% con gli agricoltori di Capitanata che stanno manifestando per salvare l’agricoltura. Ci stiamo confrontando con tutti i presidi degli agricoltori, lottiamo uniti.”
Il presidente regionale di CIA Puglia, Gennaro Sicolo, ha evidenziato il ruolo pionieristico dell’organizzazione nel delineare una piattaforma di rivendicazioni chiare. “Siamo stati i primi a mettere in chiaro una piattaforma che raccoglie le rivendicazioni dei cortei dei trattori. Indichiamo 5 priorità fondamentali: una profonda riforma della PAC, misure per la riduzione dei costi di produzione, interventi per affrontare calamità e fitopatie, contrasto alla concorrenza sleale e vera semplificazione burocratica.”
Nicola Cantatore, Direttore provinciale di CIA Capitanata, ha sottolineato la questione del giusto valore dei prodotti agricoli e la difesa dalle importazioni massicce. “La CIA è stata la prima a muoversi per chiedere al Governo di attivare le misure di Granaio Italia, col Registro Telematico e i controlli su qualità, salubrità e provenienza del grano duro importato massicciamente per deprezzare il nostro grano.”
La CIA, inoltre, intende affrontare i costi di produzione, compresi gasolio agricolo, costi energetici, fitofarmaci, materie prime e approvvigionamento idrico e ha sottolineato la necessità di interventi a livello europeo per garantire la competitività sul mercato internazionale.
Infine, ha anche evidenziato le difficoltà causate dalla peronospora nel settore vitivinicolo di Capitanata, con la richiesta al governo di ripristinare i contributi per le polizze assicurative agevolate. Si sottolinea la necessità di uniformare gli standard produttivi a livello europeo e di favorire le aggregazioni per accrescere il potere contrattuale dei produttori.