Operazione GDF Foggia: Frode I.V.A. nel commercio online, misure cautelari e sequestro da 40 mln di euro

Operazione GDF Foggia: Frode I.V.A. nel commercio online

Nella mattinata odierna, la Guardia di Finanza di Foggia ha condotto un’operazione di vasta portata, eseguendo cinque misure cautelari personali e sequestrando circa 40 milioni di euro su disposizione dell’Ufficio della Procura Europea di Torino. L’azione, coordinata con il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Genova e il Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche, ha riguardato una presunta frode I.V.A. nel commercio online.

Il Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Foggia ha emesso l’ordinanza a seguito di una richiesta della Procura Europea, riguardante cinque individui gravemente indiziati di associazione a delinquere e frode fiscale. Inoltre, una società cooperativa con sede a Foggia è stata indagata per responsabilità amministrativa in base agli artt. 5 e 25-quinquies del D.Lgs. 231/2001.

Le indagini, partite da esposti presentati presso il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Foggia e Genova, si sono concentrate su sette società localizzate in Spagna, Romania, Estonia, Ungheria e Bulgaria. Tuttavia, queste società, formalmente collocate all’estero, erano gestite dall’Italia attraverso una cooperativa di Orta Nova (FG). L’organizzazione criminale coinvolta gestiva una vasta attività di vendita online di pneumatici per auto ed altri veicoli a motore.

Operazione GDF Foggia: Frode I.V.A. nel commercio online

Secondo le indagini, la frode si basava su un intricato schema in cui venivano create società fittizie alle Isole Canarie, apparentemente riconducibili a piattaforme e-commerce per la vendita di pneumatici. Gli utenti, prevalentemente cittadini italiani, effettuavano ordini tramite questi siti, che venivano poi inoltrati ad altre società (false) in vari Paesi dell’Unione Europea. Queste ultime comunicavano ai fornitori reali di pneumatici le informazioni sull’ordine e la destinazione, permettendo la spedizione diretta al consumatore italiano senza passare attraverso le società interposte.

Il risultato di questa frode, secondo le indagini, è stato un impressionante fatturato di circa 180 milioni di euro dal 2017, causando un’evasione dell’I.V.A. quantificata in € 39.462.526, danneggiando non solo i Paesi coinvolti, ma anche la libera concorrenza sul mercato.

Pertanto, il Giudice per le indagini preliminari ha emesso misure cautelari personali nei confronti di 5 indagati, di cui 2 in carcere, 2 agli arresti domiciliari e 1 sottoposto all’obbligo di dimora nel Comune di residenza. Inoltre, è stato disposto il sequestro di disponibilità finanziarie e beni fino a € 39.462.526, corrispondenti al profitto della frode I.V.A.

Questa operazione, coordinata in 10 Stati dell’Unione e 5 Stati extra-U.E., evidenzia l’importanza della cooperazione internazionale per contrastare le frodi transnazionali. Va sottolineato che il procedimento si trova ancora nella fase delle indagini preliminari, e gli indagati non possono essere considerati colpevoli fino a una pronuncia di condanna definitiva.

https://www.facebook.com/WideNewsNotizieDalWeb

Condividi su:
Foto dell'autore

Elvira Zammarano

Lascia un commento