Il vaccino evita il Long Covid? Risponde il dott. Cinquepalmi

Vaccino e Long Covid

Giuseppe Cinquepalmi, medico 61enne di medicina generale, di origini cellamaresi, da tempo impegnato nello studio del Covid e post Covid e delle conseguenze che il virus causerebbe in chi si ammala, afferma che “se la vaccinazione ha impedito l’ospedalizzazione dei pazienti non ne ha, però, evitato i danni organici dovuti al Long Covid”. La conferma deriverebbe dallo studio che il professionista ha compiuto su una sua paziente: una donna di 71 anni con una grave patologia pregressa che dopo la somministrazione delle tre dosi Pfizer, si è ammalata di Covid sfociato – la bellezza di un anno dopo -, in Long Covid. Abbiamo deciso di intervistare il medico per saperne di più.

Tra vaccino e Long Covid esiste una relazione? Per il dott. Cinquepalmi la risposta è sì

Dottore come ha scoperto la possibile inefficacia del vaccino nel Long Covid ?

“Con l’osservazione della paziente. Seguivo la signora anche per una sua pregressa patologia oncologica, a cui periodicamente indicavo vari controlli tra cui l’RX del torace. Nel 2021 la signora si è vaccinata con 3 dosi di Pfizer e a luglio del 2022 si è ammalata di SARS-CoV2. Esattamente un mese dopo – siamo al 25 di agosto – la paziente, su mia indicazione, ha eseguito un ulteriore esame toracico che, in quel momento, non ha rilevato alterazioni patologiche”.

Prima radiografia del 25 agosto 2022

Quindi, se vogliamo, tutto a posto?

“In quel momento, apparentemente era tutto a posto. La signora non presentava alcuna patologia. Tuttavia, nel tempo ha cominciato a lamentare una tosse fastidiosa con un escreato mucoso che non reagiva a nessun tipo di terapia, nè antibiotica nè antireflusso. A questo punto ho avuto un’ intuizione che mi ha indotto a prescriverle un nuovo controllo al torace”.

Con che risultato?

“Con il risultato che, nonostante fosse passato un anno dall’infezione – siamo, infatti, a luglio 2023 -, nonostante l’esito negativo della radiografia effettuata immediatamente dopo la fine della malattia, l’esame, ora, evidenziava testualmente un’accentuazione del disegno broncovascolare di aspetto reticolo-micronodulare, con segni di sovraccarico del piccolo circolo non associata a versamento pleurico, caratteristica proprio dall’infezione da Covid 19”.

Tra vaccino e Long Covid esiste una relazione? Per il dott. Cinquepalmi la risposta è sì
Seconda radiografia di controllo del luglio 2023
Tra vaccino e Long Covid esiste una relazione? Per il dott. Cinquepalmi la risposta è sì
Referto secondo esame RX

Quindi, a un anno dal vaccino e dal Covid, la signora ha sviluppato anche una forma di Long Covid?

“Certo, potremmo sicuramente parlare di un evidente legame tra le tre situazioni e se la diagnosi di Long Covid è stata resa plausibile dalla presenza di aggregati piastrinici (microtrombosi bianca), la terapia può risolvere il quadro clinico-radiologico”

E per la cura?

“Dopo aver edotto la paziente sui possibili rischi ed effetti collaterali dei farmaci off-label, ho deciso di curare la signora con 75 mg al giorno di Clopidogrel per destabilizzare l’aggregato piastrinico, associata a 100 mg al giorno di Aspirina con la finalità di prevenire la formazione di eventuali nuovi trombi. Tutto questo per 7 giorni. La conferma che la mia intuizione e dunque la terapia, erano esatte l’ho avuta subito dopo il nuovo RX torace a cui la paziente si è sottoposta che documentava, in modo inequivocabile, la scomparsa delle precedenti lesioni”.

Una novità dal punto di vista diagnostico…

“E terapeutico soprattutto. Una scoperta su cui la comunità scientifica potrà effettuare ulteriori ricerche e approfondimenti. Se la diagnosi di Covid è ormai qualcosa di conclamato, non possiamo certo affermarlo per le conseguenze che ne deriveranno, a partire dal Long Covid. Solo il tempo, gli studi e le continue verifiche potranno dare risposte scientificamente esaustive”.

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Elvira Zammarano

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