L’Ispettorato del Lavoro multa primario del P.S.
La sconcertante vicenda riguarda il dottor Vito Procacci, Primario del Pronto Soccorso del Policlinico di Bari. Il professionista avrebbe ricevuto dall’Ispettorato del lavoro una multa di 27.100 € per eccesso di attività professionale all’interno dell’ospedale pugliese durante il tragico periodo della pandemia. Le motivazioni sono queste e lasciano, a dire poco, tutti sconcertati.
Scusate, ma medici e infermieri, in quel momento, non erano visti come ‘angeli’ cui erano state affidate le sorti di un’intera nazione? Certo che l’Ispettorato del Lavoro, deve avere davvero la memoria corta, se a distanza di neppure un anno, ha già dimenticato i turni massacranti, le tute asfissianti, la solitudine, la paura di questi uomini e queste donne che hanno fatto l’impossibile per gestire una situazione fuori misura.
Eppure è così. Secondo l’Ispettorato il dottore, responsabile di un reparto già complicato di suo che in quel periodo era diventato peggio dell’Inferno dantesco, avrebbe dovuto mettersi a contare ore, minuti e secondi per non incorrere nell’odierna salatissima sanzione. Roba da matti. Ma il primario ha lavorato troppo e va multato. Punto.
L’Ispettorato del Lavoro multa primario del P.S.
Per Cipriani, segretario della O.S. GIL Sanità e per il Direttivo del Movimento Politico “Riprendiamoci il Futuro”, si tratta di un inaccettabile paradosso visto che, “coloro che oggi lo hanno ‘punito’, allora erano beatamente seduti nei salotti dei loro appartamenti a guardare le varie trasmissioni TV in cui si parlava del personale sanitario come di eroi. Una vergognosa vicenda – ha concluso il segretario – che infanga una persona perbene che si è contraddistinta per professionalità e abnegazione in un momento dove gli ospedali e in particolare i pronto soccorsi erano al collasso”.
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