L’intervista di WideNews al martinese Giuseppe Bruni, il camiciaio del Papa. Ecco i Vip vestiti dalla Sartoria Bruni
In un’immagine social, Giuseppe Bruni, modellista da trent’anni con il centimetro in tasca è al cospetto del Papa mentre gli porge una delle sue creazioni. Martinese, 53enne, dunque, pugliese doc (un vanto per noi), è conosciuto e apprezzato nel mondo per le sue camicie artigianali richiestissime dai molti vip. In una intervista rilasciata in esclusiva a WideNews racconta di sé, del suo lavoro e delle sue creazioni (di nicchia) rivelando, di tanto in tanto, anche qualche simpatico retroscena.

Chi è Giuseppe Bruni?
“Mi piace definirmi modellista, proprio perché le mie creazioni sono delle vere e proprie opere d’arte, che vengono indossate da uomini e donne che amano distinguersi”.
Che significa essere stilista dei Vip?
“Significa essere creatore di modelli, sarto, tecnico di produzione e di tutte le fasi di rifinitura a mano, con rigorosa e particolare attenzione verso il cliente”.

Ci dica qualcosa sulla sua Casa di Moda
“Non è una Casa di Moda, ma la “Sartoria Bruni” ed esiste dal 1990. Ha la sua sede storica in Martina Franca. Dà i “natali” a una originale linea di camicie per uomo e per donna. Rigorosamente personalizzate: create e cucite su misura e, come ho detto, rigorosamente a mano”.

Quando e, soprattutto, perchè ha deciso di dar vita all’attività?
“Sicuramente si tratta di una mia peculiarità. In ogni caso, è stata mia madre a suscitare in me questo interesse, spingendomi verso la creazione di un atelier. Del resto, lei era una sarta raffinata, molto stimata in paese. Decisiva, poi, è stata la scelta delle scuole in cui mi sono formato sia a livello nazionale che internazionale. Da modellista ho lavorato, infatti, in diverse Case di Alta Moda, facendo grandi esperienze, fino a quando, non ho deciso, nel 1990, di creare la “Sartoria Bruni”, diffondendo il marchio ovunque”.

Quante ore al giorno lavora?
“A livello modellistico tanto. Almeno otto. A volte, notti intere, per esigenze di sviluppo delle idee. Non conosco Domeniche, né Feste se ho da completare un progetto. La realizzazione di un modello prototipo assorbe un lasso di tempo maggiore anche rispetto alla sua concretizzazione”.
Nel suo campo lei è un personaggio noto, se dovesse dare un consiglio a un giovane che vorrebbe intraprendere la sua stessa carriera, cosa gli direbbe?
“Il mio è un lavoro di grande manualità, ma è anche un impegno che richiede tanto studio e gavetta. Questi sono gli elementi cardine del mio successo. Dopo il diploma all’Istituto Pacinotti di Taranto, mi sono perfezionato presso il “Centro Studio del Modello Ligas” di Torino, una scuola di alta specializzazione per modellisti. Quando creo un modello, infatti, procedo per gradi partendo dal tessuto, dalle posture del cliente, dalle sue esigenze, dai suoi bisogni e dalla forma che deve assumere la camicia. Come ho detto prima, è un progetto su misura. Fatto a mano”.

i Vip vestiti dalla Sartoria Bruni
Come ha promosso la firma delle sue creazioni?
“Il mio “brand” è progredito e si è fatto conoscere col passaparola: è la qualità del prodotto, evidentemente, che parla!”
Lei veste tanti personaggi noti, chi in particolare?
“Uomini e donne che amano vestire bene e indossare camicie di qualità, su misura e personalizzate, da Lino Banfi a Eleonora Giorgi a Cristian De Sica, Al Bano, fino al Cardinale Parolin e a Papa Francesco. Ovviamente non mancano i personaggi politici, altri dello spettacolo, dello sport, dell’imprenditoria e del giornalismo”.

Papa Francesco che cliente è?
“Il Santo Padre? Una persona semplice, sobria, niente affatto esigente. La camicia preferita dal Papa è una bianca, con il classico collo coreano, e, come piace a Papa Francesco, senza gemelli ai polsi, ma con dei semplici bottoni in madreperla. Io sono molto credente: incontrare Papa Francesco è stato qualcosa di indescrivibile, per fortuna avevo vicino a me mio figlio Sergio e la mia compagna Stefania”.
Sappiamo anche che ha servito il Papa Emerito…
“Le confesso che con Papa Ratzinger mi sono espresso molto. Lui aveva un gusto ricercato. Le dico una curiosità, gli piacevano i gemelli”.
Vestire i vip, croce e delizia? O… solo croci?
“Come tutte le cose della vita, ci sono i pro e i contro. I miei clienti hanno tutti un valore intrinseco e vengono trattati da me tutti allo stesso modo”.

Ci dica almeno chi è il meno esigente, oppure il più esigente…
“Per me non esiste alcuna differenza: quando si spendono soldi, a un certo livello, ciascuno deve esprimere il proprio desiderio. Un aspetto, secondo me, importante consiste nel fatto che le prove vengono discusse e ottimizzate insieme al cliente. Tuttavia, le confesso che la signora Giorgi è forse la più esigente. Ciò ha delle motivazioni. Sicuramente perché lei è molto preparata nel settore della moda, per cui le sue richieste sono sempre precise e competenti. Ed è proprio con lei che, di solito, ho il massimo delle soddisfazioni. Tra noi si stabilisce una sorta di sinergia completa, emozionale ed emozionante, anche sulla base di aspetti tecnici”.
i Vip vestiti dalla Sartoria Bruni

Mi dica se si considera “l’artista delle camicie”
“Perchè no… D’altronde, sono più di trent’anni che mi specializzo e “vesto” tanta gente con le mie creazioni personalizzate. Di camicerie ce n’è un’infinità, ma di produttori – artisti della camicia siamo pochi. In tanti usano mettere una camicia addosso al cliente e su quella apportare, poi, le dovute modifiche. Io vado dal cliente con il centimetro in tasca e gli disegno e confeziono la camicia su misura. Probabilmente, la differenza sta proprio in questo”.
Cosa pensa dell’uso della cravatta?
“Secondo me, il massimo dell’eleganza è la cravatta in tinta. Circa 15 anni fa ho provato anche ad inserirla. Poi, però, ho scelto di dedicarmi solo alla produzione di camicie”.
Prima le ho chiesto un consiglio per giovani aspiranti creatori di moda, agli stessi che scuole consiglierebbe?
“La stessa in cui mi sono specializzato io: la Scuola LIGAS- Nazionale. È quella che mi ha offerto una giusta formazione. Posso affermare con certezza che lì ho veramente studiato la camicia. Alla LIGAS ci sono professori e maestri che hanno tanto materiale in merito e che insegnano a diventare dei veri e competenti professionisti del settore”.

Oggi la camicia non è più soltanto un capo elegante ma, nei contesti attuali, dove il formale spesso si mescola all’informale, acquisisce molteplici vite e possibilità d’impiego, che ne pensa?
“Penso che, pur restando fedele alla classicità del capo, noi della Sartoria Bruni, non abbiamo mai smesso di rinnovarci a livello di modelli, tagli e particolari, ricercando costantemente nuovi e pregiati tessuti e raffinate fantasie. Credo che il successo si debba costruire nel tempo e che non sia affatto dovuto. Sicuramente è il frutto delle capacità personalissime di chi crea, ma anche della sua serietà e coerenza ”.