Giovedì 18 maggio, alle ore 10, nei pressi dell’assessorato all’Agricoltura della Regione Puglia, sul lungomare Nazaurio Sauro di Bari
Al sit-in, indetto da Confagricoltura Puglia, parteciperà anche Confagricoltura Bari e Bat, in rappresentanza delle tante aziende colpite dalla crisi e quest’anno anche della mancanza dei contributi a sostegno dei coltivatori che, con sacrificio lavorano, da sempre, nel rispetto dell’ambiente, delle linee europee e ministeriali.
“Abbiamo previsto questa iniziativa – ha spiegato il presidente di Confagricoltura Bari-Bat, Massimiliano Del Core – per manifestare il disagio che l’agricoltura pugliese sta ricevendo. In particolar modo riteniamo irresponsabile la scelta di non pubblicare i bandi relativi alle misure a superficie, frutto di inadeguatezza della struttura politica che dovrebbe sviluppare e tutelare la nostra agricoltura e soprattutto quella virtuosa. È proprio il caso di dire che purtroppo piove sul bagnato, mai come in questo momento”.
Le aziende soffrono gli effetti negativi di una serie di problematiche da affrontare e risolvere in tempi brevissimi. Il grande deficit creato dall’inefficienza dei Consorzi di Bonifica per la protratta mancanza di attività, ha determinato un malcontento aggravato dall’emissione di cartelle esattoriali con le quali i consorzi chiedono agli agricoltori la riscossione dei tributi a fronte di servizi mai prestati a favore del territorio.
Sit-in di protesta di Confagricoltura Puglia
Le filiere sono in grande difficoltà: quella del grano che subisce aumenti sul prezzo di acquisto; quella olivicola, indebolita da una Pac forte e discriminante; quella dell’ortofrutta, che avrebbe bisogno di aggregazione, innovazione e promozione del prodotto; quella del vino, che registra giacenze tali di prodotto sfuso invenduto nelle cantine, da far temere per la prossima vendemmia 2023.
L’emergenza Xylella non trova fine e stentano ad arrivare i dovuti ristori agli agricoltori che lavorano ormai su un territorio falcidiato. In questo scenario critico, l’assessorato all’Agricoltura e la presidenza della Regione Puglia non hanno messo a bando le misure a superficie (ACA), ovvero i contributi che gli agricoltori ricevono normalmente attraverso la programmazione regionale in virtù delle proprie azioni climatico-ambientali.
Sit-in di protesta di Confagricoltura Puglia
“L’agricoltura pugliese è stata privata di circa 70 milioni di euro che sarebbero stati distribuiti come sostentamento e stimolo ai nostri agricoltori, in base alle buone pratiche agricole attuate in campo, nel rispetto dell’ambiente. Aziende che oggi si trovano ad aver affrontato maggiori costi per rispettare i parametri previsti, senza sapere se riusciranno poi ad avere accesso ai contributi dovuti”.
Ad aggravare il lavoro degli agricoltori si è aggiunto il cambiamento climatico. A seguito del forte vento, delle continue e ingenti piogge, la produzione di ciliegie precoci è stata irrimediabilmente danneggiata e per questo Confagricoltura Bari-Bat ha richiesto alla Regione di attivare lo stato di calamità.