Sportelli ancora chiusi al Centro Unico di Prenotazione (CUP) del Policlinico di Bari. Si era detto che dal 20 marzo corrente mese, ovvero da ieri, gli sportelli sarebbero stati tutti riaperti, perfettamente funzionanti, non solo per i pagamenti ma anche per prenotare visite, esami di laboratorio, diagnostiche e altro.

Tanto per rinfrescare la memoria, dal Covid in poi, il Centro Prenotazione fu ridotto al minimo indispensabile. Pertanto, rimasero attive solo 3 postazioni per il pagamento con carta bancomat. Immaginiamo quanta sofferenza hanno dovuto patire anziani e persone fragili senza competenze digitali. Ma lo imponeva la pandemia.
Finalmente il grande giorno è arrivato, con annunci roboanti che nascondevano, però, altrettante lotte roboanti per incentivare la riapertura, di un servizio, come dice Luigi Cipriani – segretario del movimento ‘Riprendiamoci il Futuro’ – , ‘Imprescindibile’.
Dunque, il CUP riapre all’utenza e sarà efficientissimo (diceva l’annuncio ricco di prospettive). Noi, nel frattempo ci siamo permessi di aggiungere…‘forse’. Forse, perchè Cipriani ha già individuato diverse ‘anomalie’ che sarà lui stesso a spiegare. Anzi, ad elencare.
“Si, sono delle anomalie che, di fatto, impediscono la corretta funzionalità degli sportelli CUP. Sono passati tre anni dalla chiusura e ancora non si vede la luce. Non capisco, ma a me sembra che qualcuno stia remando contro un servizio che è imprescindibile. Sappiamo bene – afferma il segretario – che da quasi un anno sono stati riaperti soltanto tre sportelli unicamente per pagare il ticket e solo con carte di credito. Non voglio ribadire nuovamente i disagi creati a una fascia di utenza incapace di utilizzare mezzi digitali. Tuttavia, nonostante, da ieri, sia stata disposta l’apertura di altri tre sportelli per le prenotazioni, questi, inspiegabilmente, sono chiusi. Perché? Vorremmo delle risposte. Per questo abbiamo inviato una e-mail al Direttore Generale, al Direttore Amministrativo e alla Direttore Sanitario del Policlinico, dove segnaliamo tutto e da cui vorremmo sapere come stanno le cose. Cert’è – aggiunge – che lo scorso ottobre 2022 ci fu un concorso pubblico a seguito del quale furono assunti 35 operatori CUP. Mi chiedo, dove sono finiti? Ma che stranezza è questa? Tra l’altro, se proprio dobbiamo parlare di efficienza, il distributore dei numeri installato per regolamentare l’ordine di arrivo delle persone non è stato attivato. Anche qui, perché? Doveva essere tutto pronto per accogliere al meglio un’utenza sofferente, messa in ginocchio dalla pandemia e da una situazione economica senza via d’uscita e qui si continua a impostare ancora tutto sul pressappochismo o meglio, sul menefreghismo ”.