Ad affermarlo, durante la cerimonia di avvicendamento del comando tattico dell’operazione Mediterraneo sicuro (OMS), il Comandante in capo della Squadra Navale, ammiraglio Aurelio De Carolis, che ha aggiunto, “ A noi il compito di sorvegliare il Mediterraneo e controllare da vicino queste navi”, questo è “Un forte messaggio dal punto di vista della comunicazione strategica che l’alleanza dà”.
La cerimonia, svoltasi a bordo della nave anfibia San Giorgio, ormeggiata nella stazione navale del Mar Grande di Taranto, è stata l’occasione per incontrare i media e rispondere a una serie di domande legate alla guerra in Ucraina e ai nostri sistemi difensivi.
“Quello che tengo a evidenziare – ha spiegato De Carolis – è che come Marina italiana ci muoviamo in un contesto pienamente sinergico con le altre Marine alleate che operano nel Mediterraneo e con tutte le altre operazioni”. “Quelle dell’Unione Europea, come l’operazione Irini, e della Nato come la ‘Sea Guardian’, e quella ancora più importante che vede permanentemente presente nel Mediterraneo la portaerei americana Bush, a bordo della quale sono stato il 15 dicembre. La nostra nave Doria era in quel momento incaricata di curarne la protezione aerea. Questo ci fa molto piacere”.
“E’ dall’inizio dell’anno che l’impegno della Marina italiana in attività operative è stato intensificato”, ha detto ancora De Carolis. “Questo si traduce in un maggior numero di navi in mare, per cui uno sforzo più intenso per i nostri equipaggi, tant’è vero – ha concluso – che anche in occasione di queste festività sono diverse le nostre navi che sono in mare, alcune delle quali partite proprio qui da Taranto”, come, “ il cacciatorpediniere Andrea Doria che (da) ieri è inserito nella forza permanente della Nato che opera nel Mediterraneo”.
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foto di copertina AvioNews