Lecce, latte terapeutico
Lo hanno chiesto. Implorato. Ma il latte (speciale) non arriva. È costoso. Si parla di 6-700 euro al mese. Come sappiamo il fabbisogno di latte per garantire una crescita normale a un bambino sano è significativo. Il problema diventa doppio se ad averne necessità è una bambina di appena 9 mesi, affetta da una particolare patologia legata all’accrescimento.
La famiglia di M. è monoreddito. La mamma non lavora. Il papà percepisce uno ‘stipendio’ di 800 euro mensili, tanto quanto costa la quantità di latte medico necessario alla piccola. La famiglia non ce la fa. È disperata. Allora, a giugno si reca presso il dipartimento di nutrizione clinica dell’Ospedale Vito Fazzi di Lecce, diretto dal dottor C. e chiede aiuto. Loro conoscono la patologia della bambina. Sanno di cosa ha bisogno. E il dottore scrive una nota che attesta tutto.
A questo punto la situazione passa nelle mani del dottor B., che constatate le gravi difficoltà economiche della famiglia, rilascia ai genitori una solenne promessa, “Vi garantisco che oggi pomeriggio la pratica e la relazione della bambina saranno effettuati”. Siamo al 15 giugno. Ma il latte non arriva.
Un mese dopo, precisamente il 14 luglio, il Dottor C., in qualità di direttore responsabile U.O.D. Dietetica e Nutrizione del Vito Fazzi, invia una nota al Direttore del DSS di Lecce e alla Direttrice della Farmacia del DSS di Lecce, per chiedere, secondo le loro competenze, “di procedere all’acquisto per 3 mesi, di Infatrini Petrisorb bottigliette da 200 ml, nella misura di 120 bottigliette/mese “, perché, dice, “Tale prodotto risulta, per la piccola, infungibile, insostituibile e indispensabile per la sua vita, in quanto unica fonte di nutrizionamento”.
Ma il latte ancora non arriva…
Ed è così che la nota e una lettera accorata della famiglia arrivano nelle mani di Luigi Cipriani, segretario del Movimento Politico Riprendiamoci il Futuro, noto per le sue battaglie sociali, che a sua volta le gira all’Assessore alla Salute della Regione Puglia, dottor Vito Montanaro, al Direttore Amministrativo dell’ospedale Vito Fazzi di Lecce e, per la sua diffusione all’opinione pubblica, agli Organi di Stampa.
“Una piccola riflessione – dice Cipriani – se la pratica fosse stata evasa correttamente e nei tempi dovuti, a giugno, ora la bambina avrebbe tutti i giorni il suo latte medico, indispensabile alla sua crescita. Mi chiedo, come sia possibile un tale ritardo con una relazione che riguarda la salute di una bambina affetta da una grave patologia? Mi chiedo davvero se questo è possibile…”.
E ad aspettare, ora, ci siamo anche noi…

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