L’evento del giorno
La falsa notizia diffusa dal Primo Ministro britannico Blair circa la presenza di armi di distruzione di massa nell’arsenale iracheno, fu il motivo per cui il 20 marzo 2003 gli Stati Uniti, unitamente a una coalizione di una trentina di paesi, lanciarono l’attacco contro l’Iraq di Saddam Hussein.
L’esercito iracheno era composto da circa 400.000 uomini male armati e scarsamente motivati, ragione per cui i 260.000 uomini delle forze della coalizione riuscirono facilmente a prevalere.
Il 1º maggio di quello stesso anno il presidente statunitense Bush proclamò la fine della guerra e a ottobre l’ONU autorizzò la presenza della forza multinazionale in Iraq che consentisse lo svolgimento di libere elezioni e la costituzione di un governo a cui devolvere la sovranità.
Soldati americani all’Arco della Vittoria a Baghdad
Il fatto che le presunte armi di distruzione di massa non siano mai state trovate, indusse Paul Wolfowitz,, inventore della dottrina della guerra preventiva adottata da Bush, ad affermare che la loro esistenza ea stata solo un pretesto per assumere il controllo economico e militare delle risorse petrolifere del paese.
Con la caduta del regime iracheno ebbe fine la carriera politica di molti importanti esponenti, sia politici che militari, un tempo alla guida del paese. Tra questi Saddam Hussein, che fu condannato a morte dal Supremo tribunale criminale iracheno e impiccato il 30 dicembre 2006.