Eseguite quattro misure cautelari per traffico di sostanze stupefacenti.
Questa mattina, a Noci, i carabinieri della locale Stazione, hanno dato esecuzione a un’ordinanza applicativa della misura degli arresti domiciliari emessa dal G.I.P. del Tribunale di Bari, su richiesta della Procura della Repubblica di Bari, nella quale vengono riconosciuti gravi indizi di colpevolezza nel procedimento a carico di quattro soggetti, indagati a vario titolo per spaccio di droga.
Tutto ciò a seguito di accertamenti compiuti nella fase delle indagini preliminari che necessitano della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa.
L’operazione odierna rientra in un complesso di attività condotte dai Carabinieri del Comando Provinciale di Bari e coordinate dalla Procura della Repubblica di Bari, che riguardano i traffici di stupefacenti su tutto il territorio di competenza.
Secondo l’impostazione accusatoria, gli indagati, Q.A. 34enne, S.M. 24enne, R.G. 22enne e M.C. 42enne, tutti di Noci, avrebbero consumato, i reati di spaccio di sostanza stupefacente, del tipo hashish e marijuana, con l’aggravante di aver consegnato la droga a un minorenne.
I provvedimenti scaturiscono da un’indagine condotta nel mese di ottobre scorso, dai militari della Stazione Carabinieri di Noci.
Gli accertamenti erano stati svolti a seguito del danneggiamento di un’autovettura di un privato cittadino con l’utilizzo di un “petardo”.
Dalla visione delle immagini dei sistemi di videosorveglianza, finalizzata a individuare i responsabili del danneggiamento, era emersa una presunta attività di spaccio nell’area che è subito diventata oggetto di approfondimento investigativo eseguito con metodi classici, quali l’analisi di filmati e l’escussione di alcuni soggetti da parte dei militari dell’Arma, coordinati dal Pubblico Ministero.
Secondo l’impostazione accusatoria accolta dal Gip, allo stato (fatta salva la valutazione nelle fasi successive con il contributo della difesa), gli odierni indagati sarebbero stati soliti cedere piccoli quantitativi di droga leggera all’interno della villa comunale del posto e anche in alcuni esercizi commerciali della zona, venendo più volte immortalati dalle telecamere di un bar in cui erano soliti intrattenersi.
Gravi indizi a loro carico sono stati raccolti in ordine alla cessione di dosi anche a minorenni, che sarebbero stati utilizzati, in alcune circostanze, da una degli indagati, già nota agli inquirenti perché arrestata in passato per detenzione di eroina e marijuana, per acquistare per suo conto lo stupefacente di cui aveva bisogno.