Azzolina, sulla scuola, “Ho voluto innovarla, ma non sono stata apprezzata proprio da chi non conosce la scuola”

Azzolina, sulla scuola, una confessione in piena regola, poi si presenta nel suo nuovo ruolo di scrittrice

“Ho pianto per un giorno e mezzo”, ha detto l’Azzolina in una lunga intervista rilasciata a Skuola.net. “Quando non mi hanno riconfermata alla guida del Ministero – ha spiegato l’ex ministra dell’Istruzione – ho pianto a dirotto”.

La deputata dei 5stelle non nasconde il malumore quando parla del suo allontanamento e sostituzione ai vertici del Miur. Al suo posto, oggi c’è Patrizio Bianchi, ex dirigente del team introdotto proprio dalla stessa Azzolina all’interno del ministero nei giorni più difficili e delicati della pandemia.

“Non mi hanno riconfermato ministra perché ho voluto i concorsi e le scuole aperte”. Poi, parlando dei famosi banchi a rotelle, “Quei banchi serviranno a svolgere cose innovative di cui la scuola ha bisogno se vuole essere al passo degli istituti scolastici del Nord Europa. Le polemiche sono nate da parte di persone che nella scuola non hanno mai messo piede”, e, continuando, “Ho pagato due grosse battaglie che ho fatto, entrambe per gli studenti la prima è quella di tenere il più possibile le scuole aperte, la seconda, quella di aver fatto i concorsi per gli insegnanti perché credo che gli studenti abbiano diritto ad avere docenti formati. Queste due battaglie sono costate il posto da ministro, ma le rifarei mille volte”.

Intanto, per chi dovesse essere interessato: in libreria è già in vendita la sua autobiografia, “La vita insegna, Dalla Sicilia al Ministero, il viaggio di una donna che alla scuola deve tutto”.

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Elvira Zammarano

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