L’Italia si ribella, ovunque manifestazioni per dire No al green pass. Pe Boccia, ‘atteggiamento irresponsabile’.
Torino, Aosta, Alessandria, Bologna, Cagliari, Saluzzo, Cremona, Milano e Genova, e ancora Lecce, Bari (con oltre 200 manifestanti in piazza Ferrarese), Messina e altre città, sono stati luoghi e teatro della mobilitazione italiana contro le decisioni del governo sull’obbligatorietà del green pass.
Richiamate dai social, migliaia di persone sono scese nelle più importanti piazze italiane per protestare contro quella che ormai viene definita una mera ‘dittatura sanitaria’. Al grido di ‘No Green Pass’, ‘Norimberga Norimberga’, ‘Libertà contro la schiavitù’ e la ‘truffa del Covid’, accompagnato dalle immagini di Draghi come Hitler e da numerosi cartelli con le stelle di David e le scritte ‘non vaccinati uguale ebrei’, i manifestanti hanno incitato alla disobbedienza.
Tra loro, oltre a diversi ristoratori che, con l’entrata in vigore del green pass, temono ricadute sul piano economico, anche folle di pensionati, artigiani e lavoratori dipendenti che invitano a non “non scaricare il certificato verde”. La protesta italiana rientra in una più ampia mobilitazione che fa riferimento agli internazionali World Wide Demonstration e World wide rally for freedom, collettivi che hanno dato il via alle manifestazioni a livello mondiale con scontri e arresti.
Il deputato pugliese del PD, Francesco Boccia non ha nascosto la sua contrarietà e ha ribadito “130 mila morti forse li abbiamo solo sognati” e ha parlato di atteggiamenti irresponsabili per “la mancanza di rispetto verso chi ha perso la vita, verso chi è stato in terapia intensiva, verso medici e infermieri che continuano a sacrificarsi per curare chi arriva in ospedale”.