La storia di suor Pura Pagani, straordinaria religiosa del nostro tempo, che sapeva leggere i cuori come Padre Pio.
Nata a Selva di Progno (VR) il 5 Novembre 1914, Suor Pura visse serenamente nella famiglia di origine, accanto ai genitori, Benedetto e Oliva Pagani, ed agli otto fratelli. La fede e l’amore per il Signore erano molto radicati nella famiglia Pagani, dalla quale già alcuni parenti erano usciti scegliendo la vita religiosa.
Carmela Pagani si presentò all’Istituto Piccole Suore della Sacra Famiglia (Castelletto di Brenzone VR) il primo Agosto del 1932, spinta da una vocazione ferma e ispirata, e fu ammessa al noviziato l’11 febbraio del 1933. Professò i primi voti il 19 marzo 1935 e pronunziò la professione perpetua il 12 Gennaio 1941.
Dopo il primo noviziato, accettò con gioia il mandato di educatrice nella scuola materna, che svolse fino alla fine dei suoi giorni con amore e dedizione esemplari.
Suor Pura fu educatrice a Folgaria (TN), Cavazzale (VI), Verona, Ferrara, Stienta e Porto S. Elpidio.
Dal 1941 al 1954 fu a Monte Romano da dove dovette allontanarsi a causa della salute cagionevole e di alcune difficili prove alle quali fu sottoposta dalla volontà Divina.
Uscita dalla terribile esperienza che molti definiscono “la notte dello spirito”, grazie anche al provvidenziale incontro con Padre Felice Cappello, il gesuita noto come “il confessore di Roma”, Suor Pura riprese la sua attività presso la Scuola Materna di Cavazzale e nel 1970 fu inviata a San Zeno di Mozzecane (VR) dove diresse la Scuola Materna, gestita dalla piccola comunità di suore.
La sua vita religiosa è sempre stata incentrata sull’educazione dei più piccoli: una vera e propria vocazione, come educatrice di scuola materna, che ha portato avanti fino agli ultimi giorni della sua vita. Ma la sua vita non è sempre stata così facile e semplice: tante sono state le prove, sia fisiche che spirituali che Suor Pura ha dovuto affrontare, in particolare dal 1941 al 1954.
La sua salute cagionevole, le prove volute dalla volontà di Dio, non hanno mai scalfito l’amore e la fede che lei portava nel suo cuore.
Un cuore grande Suor Pura fu molto amata dalle persone che la conobbero proprio per la straordinaria gentilezza e bontà d’animo. Il suo desiderio più grande era quello di poter essere d’aiuto e consolazione per gli “ultimi” e per i sofferenti. Quando si accorse che molti la cercavano per poterle parlare, decise di dedicare all’ascolto e alla consolazione tutto il tempo che le restava dal suo impegno di educatrice.
Sabato e domenica, già dalle prime luci dell’alba, centinaia di persone attendevano pazienti di essere ricevute nella piccola stanza in fondo al corridoio della Scuola Materna, dove Suor Pura per tutti aveva una buona parola, per tutti pregava, per tutti si addolorava con “cuore di madre”.
Leggeva nei cuori, Suor Pura, e riusciva, anche quando doveva rimproverare qualcuno, a fare in modo che tutti uscissero dal colloquio col cuore leggero, con la Speranza nel Perdono del Signore, con nuova e rinvigorita Fede, con totale abbandono alla Carità Divina.
Tante le testimonianze che riguardano questa suora, dal cuore sincero completamente donato a Dio. Scomparsa all’età di 86 anni, la sua fama di santità continua a crescere di giorno in giorno.
“Suor Pura sapeva già cosa volevo da lei ancor prima che parlassi, accennando anche al mio legame con Padre Pio che, a suo dire, mi aveva ispirato ad andare da lei. Nelle sue parole ritrovai lo stesso modo di interloquire del frate stimmatizzato con quanti si rivolgevano a lui, infondendo coraggio e anche rimproverando” – racconta artista tarantino Michele Miglionico, il “pittore di Padre Pio”, che la incontrò per venir a capo di una crisi di fede.
Suor Pura aveva molto a cuore le missioni gestite dall’Istituto al quale apparteneva e si adoperava incessantemente per l’aiuto alle Sorelle che operavano in quelle terre lontane.
Proprio per la appassionata dedizione rivolta da suor Pura ai bambini ed alle opere missionarie, l’Associazione Amici di Suor Pura Pagani ha deciso di proseguirne l’opera contribuendo al completamento di due dispensari a Marituba, in Brasile, e avviando il progetto di edificazione di una scuola per 200 bambini nella cittadina di Cascavel.