Un quarantanovenne residente a Polignano, si era letteralmente impossessato dell’abitazione di un povero anziano ottantenne, disabile e non autosufficiente. L’uomo, pregiudicato – con svariati precedenti penali, per contrabbando, droga e associazione a delinquere – era riuscito a introdursi nella casa e nella vita dell’80 enne, con la scusante di accudirlo. In realtà il quarantanovenne si era trasferito abusivamente in casa del pover’uomo, mantenendo l’ambiente e lo stesso anziano, in condizioni igieniche spaventose. E se solo il poveretto provava a lamentarsi, erano botte e azioni punitive.
Addirittura l’abitazione si era trasformata in un “droga party”, frequentata da numerosi “soggetti” che consumavano ingenti quantitativi di stupefacente, tranquillamente seduti in salotto, mentre l’anziano veniva relegato, contro la sua volontà, a letto. Inoltre, gli investigatori hanno ricostruito una serie di operazioni compiute dal quarantanovenne con la carta postepay dell’80 enne e con la scusa di acquistare beni prima necessità, la utilizzava per altri scopi. Gli inquirenti sospettano infatti che gran parte del denaro prelevato, sia stato utilizzato per comperare droga.
Le indagini, coordinate dal Sostituto Procuratore Giuseppe Dentamaro, si sono concluse poche ore fa con l’arresto in flagranza del 49enne, eseguito dagli agenti del commissariato di Monopoli, che hanno liberato dalla mortificazione il povero anziano. Una tristissima storia che ha come protagonista e vittima, ancora una volta, un vecchietto, malato, disabile e non autosufficiente. Una vergogna abissale, fortunatamente, venuta alla luce grazie alla solerzia e alla professionalità della Polizia di Stato. Mi chiedo se questi balordi, durante la loro vita (meschina), abbiano mai avuto il desiderio di riabbracciare, anche solo per un attimo, i propri nonni.