E’ stata chiesta una condanna esemplare per i due maggiorenni (19 e 23 anni) che, in più occasioni, parteciparono alle aggressioni ai danni del pensionato 66 enne Antonio Stano, di Manduria. L’uomo, morì il 23 aprile del 2019, in seguito alle vessazioni e torture subite da una banda di giovani balordi del paese di cui i due facevano parte. La morte del pensionato suscitò grande indignazione, non solamente nel luogo, teatro delle vergognose “scorribande”, ma in tutta Italia. L’analisi dei fatti e dei comportamenti del gruppo, costituita perlopiù da minori, interessò il mondo della politica e della cultura. Ricorderemo infatti che le torture inflitte al povero pensionato venivano puntualmente filmate per divertimento e pubblicate sui social per diventare, poi, oggetto di scherno. Oggi, la condanna dei due maggiorenni, accusati in concorso e a vario titolo, dei reati di tortura aggravata dalla sopraggiunta morte, lesioni personali, percosse, molestie, furto, sequestro di persona e violazione di domicilio.
Per i medici legali Roberto Vaglio e Carmine Chiumarulo dell’Università di Bari – i periti nominati dal Gup di Taranto Vilma Gilli – il pensionato sarebbe morto per lo stress subito nel corso degli anni. Le continue vessazioni avrebbero peggiorato lo stato dell’ulcera gastrica di cui soffriva e che, purtroppo, diventò perforante, uccidendolo. L’accusa è sostenuta dal pm Remo Epifani.
