Le comode sneakers, sì, ma il loro inventore aveva un altro obiettivo. Scopriamolo insieme

L’origine delle sneakers risale al XVI secolo, all’epoca dei Nativi d’America: si racconta che gli indigeni fossero soliti ricoprire la pianta del piede con del lattice, una resina naturale ricavata dagli alberi di caucciù che permetteva loro di affrontare i terreni più impervi senza calzature. Con il tempo si sentì l’esigenza di rendere il lattice più resistente; nel 1839 venne scoperto un metodo rivoluzionario, il processo di vulcanizzazione, che consentiva di ottenere proprio tale risultato.

In questo modo  fu ideata in Inghilterra la prima vera scarpa da ginnastica con la suola in gomma e la tomaia in tela. Si dice che sia stato proprio un ufficiale di polizia britannico ad inventarla, perché adatta a catturare i malviventi, infatti il verbo “to sneak”, sta per muoversi silenziosamente. Il termine sneakers, con riferimento a questo nuovo tipo di scarpe, è stato impiegato già nella seconda metà dell’800 e per la fine del secolo la parola  guadagnò gli onori di citazione nel Funk and Wagnall’s Standard Dictionary, divenendo vocabolo di uso corrente nella lingua inglese.

Questa scarpa, utilizzata per praticare sport all’aria aperta, conobbe sin da subito grande successo negli ambienti aristocratici; furono però le Olimpiadi di Atene del 1896 a conferire una vera  fama alla calzatura, che divenne un fenomeno di massa. Negli anni ‘50 le sneakers sbarcarono negli Stati Uniti, dove diventarono insieme ai jeans e alla giacca in pelle un simbolo di ribellione e di emancipazione grazie all’icona del cinema James Dean.  Ben presto smisero di essere un capo di abbigliamento indossato solo per fare sport e cominciarono ad essere abbinate a completi da ufficio da parte dei manager più giovani.

Oggi sono un simbolo di alta moda, tanto che alcuni tra i più grandi stilisti le fanno sfilare sulle loro passerelle. Nel 2015 si è voluta addirittura celebrare la storia delle sneakers con una mostra tenutasi al Brooklyn Museum di New York, dove sono state esposte circa 150 paia di scarpe per raccontare la loro evoluzione dal 1860 fino ad oggi.

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da Redazione

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