Bari, ancora fumo e fiamme, questa volta ad essere colpita Lama San Giorgio, un Rangers, “Difficili anche le riprese per il bruciore alle vie respiratorie”

Nel tardo pomeriggio di ieri, l’ennesimo rogo di questa ennesima estate rovente. Perché anche quest’anno abbiamo dovuto fare i conti, non solo con le altissime temperature stagionali ma con un numero sempre più crescente di roghi tossici.

Nella zona di Lama San Giorgio, alle spalle del frequentatissimo “Bariblù” di Triggiano, ieri sera bruciava tanto materiale ferroso. Le pericolose esalazioni hanno ammorbato l’intera zona fino a raggiungere, complice il vento, il popoloso quartiere Japigia. Sono subito intervenuti i Vigili del Fuoco, allertati da una squadra dei Rangers in servizio.

La testimonianza di un volontario ambientalista, sul posto per effettuare riprese e foto, è drammatica, “Era impossibile sostare anche a diversi metri di distanza, il fumo maleodorante ed acre, ha reso complicate le operazioni. Era così denso da rendere difficile la respirazione. I polmoni bruciavano”.

Stamattina un nuovo sopralluogo dei Rangers ha “fissato” la situazione post incendio. Uno spettacolo grave e vergognoso, a cui purtroppo assistiamo impotenti da troppo tempo. E a nulla valgono le azioni di contrasto messe in campo da questi nuovi eroi al fianco delle Istituzioni,  che nell’indifferenza totale, continuano a sacrificare tempo, spazi personali e a volte anche la salute e, soprattutto a gridare il loro no.

rogo lama San Giorgio

 

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Elvira Zammarano

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