Arrestato per stalking e poi rimesso in libertà, il 22enne recidivo dei pizzini, torna a spaventare la sua vittima, ma viene colto in flagrante

La ragazza, 30enne, residente a Japigia, da 2 anni vive un incubo che le ha cambiato la vita. Del suo caso si è occupata l’Associazione Gens Nova, presieduta dall’avvocato Antonio La Scala, che per anni ha condotto, prima alla guida di Penelope, poi come Presidente dell’Associazione Gens Nova, una battaglia per ottenere quelle modifiche importanti che oggi sono parte integrante del cosiddetto Codice Rosso (l.69/2019 in vigore da luglio). Tra le novità apportate c’è l’introduzione di un nuovo reato (387 bis del Codice Penale), che prevede la reclusione, da 6 mesi a 3 anni, per chi viola il provvedimento di divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalle vittime. In buona sostanza, non si tratterebbe più solo di un aggravamento della misura cautelare, ma verrebbe contestato un vero e proprio altro reato.

Una storia, durata la bellezza di due anni, fatta di “Pizzini” anonimi, ora minacciosi o morbosi –  “Se non sarai mia ti sfregio” -, ora volgari, che la ragazza trovava ovunque: sul parabrezza, vicino la porta di casa e in molti luoghi da lei frequentati. Fino a quando l’uomo non decide di mostrarsi. Sorpresa. Il volto del presunto stalker, di colui, cioè, che da tempo le stava rendendo la vita un inferno, era quello del vicino di casa. Un 22enne, figlio di professionisti, che la ragazza incontrava quasi abitualmente. Scatta l’arresto, ma in cella il ragazzo vi rimane meno di 24 ore. Inizia il processo per direttissima e al giovane, nel frattempo, viene  imposto di stare lontano dalla vittima  500 m.

Passa del tempo e quando più o meno tutto sembrava rientrare, si ripresenta lo stesso copione: dietro la sua auto, la ragazza, tornando a casa vede l’uomo accovacciato. Riesce a fuggire ma non denuncia. L’epilogo alcuni giorni dopo, quando nella zona parcheggio, trova nuovamente il ragazzo, seduto per terra con le gambe incrociate, al posto dell’auto. Terrorizzata, questa volta, la 30enne, chiede aiuto ad una volante della Polizia e qui, per l’uomo, che in tasca aveva ancora diversi bigliettini indirizzati a lei, scatta un altro arresto. Parte il secondo procedimento, con diversi tentativi, da parte della difesa, di far dichiarare il ragazzo incapace di intendere e di volere, e quindi non idoneo a commettere un reato. Sta di fatto però che avendo violato palesemente la misura cautelare, con le nuove modifiche apportate al Codice rosso, ora al 22enne verrebbe contestato un altro “nuovo” reato e per lui potrebbero, concretamente, aprirsi le porte del carcere.

Avv. Antonio La Scala, Presidente Gens Nova
Avv. Antonio La Scala, Presidente Associazione Gens Nova
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Elvira Zammarano

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