Lo afferma l’avvocato penalista Antonio La Scala, Presidente dell’Associazione Gens Nova, per tutti quei lavoratori del pubblico impiego, che nel corso della loro carriera non hanno potuto fruire dei riposi compensativi o che “non sono stati messi” nella condizione di farlo. Sì, perché il nocciolo della questione si riassume proprio in questo.
Dice l’avvocato, “Tutti quei 400 finanzieri, miei assistiti, per i quali mi sono battuto, ottenendo sentenza favorevole sia al Tar che al Consiglio di Stato per il riconoscimento della violazione della legge Pinto e degli straordinari mai pagati, sono già stati risarciti o sono in via di risarcimento. Un successo. Ma la novità assoluta, riguarda i quattro lavoratori in quiescenza e le loro ore di straordinario mai pagato. Ore che, non essendo più in servizio, mai avrebbero potuto recuperare con riposi compensativi.
“Per questo motivo la sentenza aveva previsto per loro il pagamento di una somma risarcitoria “una tantum” da versare direttamente sul conto corrente. La novità di questi giorni è che, finalmente, anche questi lavoratori “in attesa”, la stanno percependo”.
“Se per i finanzieri in servizio la sentenza aveva previsto il recupero delle ore mai pagate e che una volta conteggiate sono state tramutate in un’astensione dal lavoro regolarmente remunerato, per i pensionati il problema era molto più articolato. Quindi, posto che tutti e 400 i finanzieri hanno ottenuto il risarcimento per la violazione della “Pinto, che quelli in servizio sono stati regolarmente pagati stando a “riposo compensativo”, ora anche per i quattro pensionati è arrivato, giustamente e concretamente, il riconoscimento del loro sacrosanto diritto”.