Rintracciare le origini di un’espressione idiomatica è un’operazione laboriosa, soprattutto quando è legata a più fonti attendibili, da non trascurare. L’espressione restare al verde è un esempio tangibile di questa molteplicità. Anche se il verde è il colore per antonomasia della speranza, essere, restare o trovarsi al verde significa tutt’altro: rimanere senza un soldo, essere ridotti in miseria.
Secondo la fonte più accreditata, il modo di dire risale al 1600, tempo in cui a Firenze gli appalti venivano realizzati tramite aste pubbliche. Il battitore accendeva una candela con il fondo verde che, una volta esaurita, segnava la fine dell’asta. Quando la candela si spegneva significava che non si potevano fare più offerte di denaro e l’asta veniva chiusa, da cui essere al verde… di offerte di denaro.
Secondo un’altra ipotesi, la frase deriverebbe dall’usanza, nel Medioevo, di accendere delle lanterne verdi per segnalare che era pronto da mangiare per i ‘vergognosi‘, quei poveri che non erano nati tali ma lo erano diventati nel corso della vita. Volendo mantenere l’anonimato, per evitare di essere esposti al ludibrio generale, queste persone, grazie a queste luci, entravano in maniera discreta là dove era pronto del cibo per loro.
Sempre legata al Medioevo, è anche l’altra usanza di far portare, in segno di scherno, un berretto verde ai falliti. “Essere al verde” potrebbe derivare anche dal fatto che questo era tradizionalmente il colore del tessuto che rivestiva internamente i forzieri, cassette o borse in cui si teneva il denaro: quando si vedeva il colore del fondo significava che i soldi cominciavano a scarseggiare.
Tra le varie ipotesi sull’origine di questa espressione, c’è anche quella che rimanda al tavolo verde delle case da gioco: quando si intravedeva il panno significava che il giocatore, non avendo più fiches da puntare, stava perdendo dei soldi.
Un’ulteriore spiegazione farebbe risalire il verde alle prime cambiali che, pare, fossero proprio di questo colore. Infine esistono le tradizioni per così dire ‘regionali‘: in Veneto, ad esempio, per la precisione a Padova, si ritiene che questo modo di dire risalga alla ‘sala verde‘ del Caffè Pedrocchi dove, per tradizione, ci si può accomodare senza consumare; per gli abitanti dell’Emilia Romagna, invece, trarrebbe origine dal verde della buccia di cocomero, ‘raschiata’ per bene fino in fondo, dopo averne consumato la polpa.
Nulla di colore verde nelle equivalenti espressioni europee: in francese être fauché, in inglese to be broke e in spagnolo estar en la quiebra.