Una nottata agitata per chi ha vissuto le “esuberanze” del giovane coratino, 23enne, evaso dai domiciliari la notte del 14 agosto. Il ragazzo, sottoposto a misura cautelare per reati contro il patrimonio e la persona, dopo avere strappato il braccialetto elettronico, è fuggito facendo perdere le sue tracce. Immediata la segnalazione alla Centrale operativa che ha dato subito il via alle ricerche.
Nel frattempo, per altri motivi, 3 CC della stazione di Corato si sono recati al Pronto soccorso cittadino e lì, seduto in sala d’attesa, hanno trovato il giovane. Non si conoscono le ragioni della sua presenza in quel luogo, sta di fatto che alla vista dei militari, il 23enne, li ha improvvisamente minacciati con, “ Voi siete Morti”, “Vi devo ammazzare”, “Vi farò sparire”, e poi terrorizzando i presenti, si è avventato contro di loro con calci, pugni e testate. I 3 CC colti di sorpresa hanno tentato di fermarlo, ma per preservare l’incolumità di tutti hanno deciso di non mettere in atto altre azioni di forza ed il ragazzo è nuovamente fuggito.
Subito è stata intensificata l’allerta con l’ausilio anche dei CC di Trani, e poco dopo, il coratino è stato rintracciato in un appartamento di via Tevere. Qui, l’intemperante, supportato da alcuni parenti, ha ingaggiato una lotta feroce con i militari, con nuovi pugni, testate e minacce di morte.
Per allontanare i parenti e farlo salire a bordo dell’auto di servizio, sono stati necessari addirittura i rinforzi. Durante la colluttazione, 2 militari sono rimasti feriti. Ora, il coratino, con lievi escoriazioni sulla fronte a motivo delle testate, è rinchiuso nel carcere di Trani, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, accusato di evasione, resistenza, violenza e minaccia a P.U.