È successo nel rinomato centro termale di Yverdon-les-Bains nel Canton Vaud, in Svizzera. Un posto frequentatissimo anche da noi italiani. Nel mirino del voyeur ignare donne che sostavano nelle piscine, negli spogliatoi o nelle cabine massaggio del centro.
“La dea dal corpo perfetto” o “Due brave ragazze ben fatte”, sono solo alcuni esempi dei titoli che l’uomo ha dato ai 500 filmati che artatamente manometteva per poi pubblicarli su alcuni siti porno specializzati. Non solo, in altri video compariva mentre si masturbava guardando le ospiti del centro che erano nei bagni o nelle piscine. La storia è andata avanti fino a che la Direzione delle Terme non è stata avvisata che, su alcuni siti on-line per adulti, circolavano filmati girati in alcuni locali della struttura.
Le indagini, coordinate dalla polizia cantonale, sono scattate immediatamente con un primo potenziamento dei sistemi di videosorveglianza che hanno portato subito ad individuare il guardone. Colto sul fatto l’uomo è stato denunciato dallo stesso centro ed ora rischia il carcere.
Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, afferma che i casi di voyeurismo in questo tipo di strutture sono purtroppo ricorrenti e in forte aumento. Intanto, però, i video pubblicati in rete, quasi tutti su siti esteri e quindi di difficile rimozione, secondo i dati della polizia, hanno raggiunto quasi 1 milione di visualizzazioni. Ora molte strutture si stanno attrezzando con sistemi di sorveglianza ad hoc e con l’introduzione di regole come il divieto assoluto di introdurre cellulari in zone considerate sensibili, off limits.