È successo il 1 agosto durante la festa patronale che si tiene a Canosa di Puglia, quando due fratelli di Cerignola – il più grande, ha 25 anni ed è audioleso – decidono di partecipare ai festeggiamenti. Giunti in zona San Giovanni, l’area riservata alle giostre, più o meno all’una di notte, improvvisamente, una decina di giovani del posto cominciano a inveire contro di loro e rubano lo smartphone al più piccolo dei due. Il 25enne però non ci sta e interviene a difesa del fratello. A questo punto l’accanimento del branco si trasforma in pura violenza e dalle parole si passa alle mani.
Giuseppe viene tramortito da una raffica di pugni e calci. E solo l’intervento degli uomini della Vegapol e di alcuni cittadini evita il peggio. Naturalmente, alla vista dei soccorritori, il branco si dilegua, mentre Giuseppe viene trasportato all’ospedale Dimiccoli di Barletta per essere dimesso poco dopo con una prognosi di 20 giorni, una frattura al setto nasale e altre ferite.
Intanto, il sindaco di Canosa, Roberto Morra, attraverso la sua pagina Fb non nasconde lo sdegno e chiede scusa a nome dell’intera città e pubblica una foto di Giuseppe ferito, aggiungendo – “Mi chiedo che razza di uomini sono quelli che si avventano contro un ragazzo solo, per giunta con una ridotta capacità uditiva, picchiandolo selvaggiamente e facendolo finire in ospedale. Allo stesso modo non posso che esprimere sdegno per tutte le persone che hanno assistito alla scena senza intervenire. Non mi stupirei se qualcuno dei presenti abbia ripreso la scena: qualora così fosse, lo invito a consegnare il filmato alle Forze dell’Ordine. Ora mi aspetto che tutti i canosini presenti al vergognoso episodio collaborino con gli inquirenti per assicurare un minimo di giustizia”.