L’indagine sull’ex Pm Antonio Savasta, arrestato per corruzione in atti giudiziari e falso, non si ferma ed ora, nell’occhio del ciclone, anche la sorella Emilia. Per lei, il Pm Roberta Licci, della procura di Lecce, ipotizza il concorso in corruzione, insieme all’ex marito Savino Zagaria. A riportarlo, in un articolo di questa mattina, la Gazzetta del Mezzogiorno, in cui si legge che l’indagine potrebbe riguardare anche il reato di concussione e concorso in falso ideologico e materiale, in concomitanza all’ex gip Michele Nardi e al fratello Antonio, per il caso Tarantini.
Questo farebbe presupporre l’apertura di un secondo fascicolo di inchiesta. L’ipotesi è che la donna avrebbe preso soldi tramite l’ex marito da Flavio D’Introno, l’imprenditore che rientra a pieno titolo nell’indagine riguardante l’ex Pm, per ristrutturare una palestra e l’acquisto degli arredi. L’imprenditore avrebbe infatti rivelato, “Il Savasta mi ha chiesto soldi per tutta la sua famiglia a partire dai lavori di ristrutturazione alla palestra compresi tutti gli attrezzi scelti da Emilia Savasta e Zagaria Savino”.