Assenteismo al “Don Tonino Bello” di Molfetta, 300 condotte fraudolente, 30 indagati e 12 arrestati

Due anni di complesse indagini, svolte dai Finanzieri di Molfetta e coordinate dal Sost. Proc. di Trani dott. Silvia Curione, per far emergere 300 episodi di condotta fraudolenta, tra cui, assenteismo, truffa aggravata ai danni di Ente Pubblico, Falsità ideologica commessa da Pubblico Ufficiale, Abuso d’ufficio e Peculato a carico  di cinque medici, una capo sala, una infermiera professionale, diciassette impiegati amministrativi, cinque impiegati tecnici manutentori e uno esterno alla ASL, tutti in servizio presso l’ospedale “Don Tonino Bello” di Molfetta. Dodici le persone arrestate ai domiciliari e una con l’obbligo di dimora nel Comune di residenza su richiesta del gip Maria Grazia Caserta, per altri indagati è stata richiesta la misura interdittiva con la sospensione del servizio. Al vaglio, invece, le posizioni delle altre persone interrogate.

Assenze sistematiche dal luogo di lavoro in orario di ufficio, coperte da formali autorizzazioni sindacali o dalla Legge 104/92, per svolgere altre attività o per motivi privati. Uso personale delle auto di servizio e la complicità di una persona esterna all’Azienda Sanitaria che “smarcava” i badge in modo doloso, è il bilancio (provvisorio) emerso dall’inchiesta denominata “Quinto Piano”. Si assentavano anche alcuni impiegati dell’Ufficio rilevazioni presenze e assenze preposti al controllo del corretto rispetto dell’orario di lavoro di tutti gli altri dipendenti che, approfittando della possibilità di accedere al sistema informatico, modificavano manualmente e illecitamente gli orari di lavoro.

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Elvira Zammarano

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