Assoluzione per i genitori della 16enne che si lanciò dal tetto della scuola

I Giudici della Corte d’Assise di Bologna hanno ribaltato, con una sentenza di assoluzione – le cui motivazioni si conosceranno fra 90 giorni – la condanna in primo grado per i coniugi Raffoni. Roberto Raffoni e Rosita Cenni, nel 2014, furono condannati, in prima istanza, a 3 anni e 4 mesi, per maltrattamenti e istigazione al suicidio della figlia Rosita. La 16enne, fragile e introversa che, prima di lanciarsi dal tetto della scuola, affidò ad una lettera e a un video, il suo dolore per non essere stata mai compresa dai genitori, e li accusò duramente. L’attuale sentenza ha, invece, assolto entrambi i coniugi che hanno dovuto sommare al dolore, anche l’onta del processo. In primo grado i giudici parlarono di indifferenza, distacco emotivo, cinismo e svalutazione della personalità e di condotte “improntate alla castrazione e alla repressione”.

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Anna Caprioli

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