Uno spettacolo nello spettacolo rinnova la magia del teatro con la Tosca, la straordinaria opera lirica di Giacomo Puccini che è andata in scena con la prima rappresentazione il 22 giugno alle ore 18.00. E’ stato un tripudio di bellezza e di amore, l’amore che ancora una volta trionfa in tutte le sue forme: gelosia, desiderio, voluttà, dedizione eterna, un amore che sovrasta la barriera della morte. Ma che cos’è Tosca? Una recondita armonia di bellezze diverse: arte, politica, religione, storia, amore, architettura. Un miscuglio di emozioni e di temi che Puccini è riuscito a metterci dentro e a evidenziarne la grandezza e la bellezza. E’ per questo che la Tosca dopo circa 119 continua ad affascinare e a riempire i teatri di tutto il mondo. Sotto la direzione di Antonio Pirolli e la regia di Joseph Franconi Lee, il regista italo-americano, che da anni porta in scena l’idea del 1998 del suo maestro, il regista Alberto Fassini. Spettacolare e’ stata la scenografia dove i colori predominanti sono stati il bianco e il nero; sembra quasi un film francese degli anni ’50 con particolari arricchiti solo dalle luci colorate di Roberto Venturi, che enfatizzano le scene più intense. Ma quello che rende l’allestimento diverso rispetto agli altri, sono gli elementi molto grandi, spiega Lea, come il quadro della marchesa Attavanti, molto grande su cui lavora Cavaradossi e su cui ci si cammina sopra. La trama e’ ricca di colpi di scena, ricatti e pedinamenti; una tragedia che alterna speranze e disperazione sulle coinvolgenti melodie pucciniane, rese incantevoli dalla bravura degli attori: Flora Tosca, una nota cantante lirica; Mario Cavaradossi, il suo unico grande amore; Cesare Angelotti, bonapartista e prigioniero politico; Scarpia, l’antagonista capo della gendarmeria papale, che vuole soggiogare Tosca alle sue brame amorose, e tanti altri personaggi non meno importanti che fanno da sfondo a una grande tragedia lirica che vede nella morte, il trionfo del vero amore, quello che non tramonta mai.