Provvedimenti cautelari sono stati emessi dal GIP del Tribunale di Bari, su richiesta della Procura della Repubblica a carico di cinque persone (Pietro Cardinale, Ilarione Losito, Marcello Passarelli, rispettivamente di 30, 43 e 34 anni, con precedenti penali e altri due complici, incensurati, di 28 e 54 anni), tutti domiciliati a Santeramo in Colle. Sono tuttora in corso le operazioni della Squadra mobile di Bari che, nelle primissime ore del mattino, hanno eseguito il provvedimento per i cinque, ritenuti responsabili, a vario titolo, di tentata estorsione aggravata e continuata in concorso, ai danni del titolare di un’impresa agroalimentare locale, con l’ipotesi, per il solo Losito, anche di violenza privata.
Le attività estorsive erano iniziate nel 2016 e si sono perpetrate fino a quando la vittima non ha trovato il coraggio, a gennaio di quest’anno, di denunciare quanto gli stava accadendo. Subito sono partite le indagini degli investigatori della Squadra Mobile, sezione Reati contro il Patrimonio e la Pubblica Amministrazione, coordinate dalla Procura della Repubblica – D.D. A.
Dagli accertamenti sono immediatamente emersi, sia i tentativi di estorsione, compiuti nell’arco dei tre anni – un’aggressione in un bar, l’incendio dell’auto dell’imprenditore, la richiesta di € 5000, atti intimidatori di vario genere, violenze e minacce di gruppo e la pretesa dell’assunzione di un malavitoso del luogo all’interno dell’azienda – sia volti e identità dei cinque aggressori. Ora Pietro Cardinale, Ilarione Losito, Francesco Passarelli, sono stati tradotti in carcere a Bari, a disposizione dell’A.G., mentre per i due complici sono stati notificati gli arresti domiciliari e il divieto di avvicinarsi alla vittima con il limite dei 300 metri.