La Gdf di Trani, con decreto del G.I.P. del Tribunale (Trani), ha sequestrato preventivamente un’azienda di Corato, con sede sociale a Napoli. Il provvedimento, emesso dalla Procura, ha inoltre previsto l’intervento di un amministratore giudiziario nominato dallo stesso Tribunale per tutti i beni sequestrati (l’intero impianto di produzione, il deposito, 20 automezzi e cisterne adibiti al trasporto), che ammontano ad oltre € 5.450.000,00.
L’operazione investigativa denominata “Fuga di Gas” è partita in seguito alle denunce di note aziende internazionali, produttrici e distributrici di bombole di GPL ad uso combustione, recanti a garanzia i propri marchi di fabbrica e smerciate secondo la normativa vigente.
Al contrario, della fabbrica coratina, che invece aveva avviato un’illecita attività di vendita di bombole GPL fuori norma, fraudolenta e ad alto rischio per la sicurezza dei consumatori. L’illecito consisteva nel ritiro delle bombole vuote presso i rivenditori, senza mai restituirle, per riempirle successivamente e in modo abusivo con il proprio prodotto, chiuse con tappi privi di sicurezza, con collaudi scaduti e a rischio esplosione. Non solo, ma il prodotto, spesso, era fornito in misura inferiore a quello indicato sul recipiente, procurando così un’ulteriore danno agli acquirenti.
L’operazione delle Fiamme Gialle di Trani ha consentito di sequestrare 2.600 bombole che venivano riempite, e poi vendute in tutta la Puglia, con GPL di difforme fabbricazione e provenienza, rispetto al marchio impresso sulle stesse. Un’attività investigativa che rientra nei compiti affidati alla Guardia di Finanza in aderenza al ruolo di polizia economico-finanziaria, a tutela del mercato dei beni e servizi, con particolare riferimento alle funzioni di prevenzione e repressione dei fenomeni lesivi della concorrenza e la contraffazione. Illeciti che provocano un danno economico per le imprese e un pericolo per il consumatore finale connesso alla sicurezza intrinseca dei prodotti.