Tanzania docet, il nuovo fronte della guerra alla plastica è l’Africa

Il Quotidiano Francais à l’etranger pubblica in data 1 giugno una notizia che ci dovrebbe fare  riflettere: a partire da questa data sarà impossibile entrare in Tanzania con sacchetti in plastica: i turisti stranieri dovranno consegnare già in aeroporto, in desk specializzati, sacchetti, bustine e imballaggi fuorilegge. Nel testo di legge, secondo quanto riferisce la stampa di Dodoma e Dar es Salaam, si specifica che il divieto riguarderà tutti i pacchetti e contenitori in plastica “importati, esportati, prodotti, venduti, conservati o utilizzati”. Questo provvedimento è stato già preso da 34 paesi africani per tentare di ridurre l’inquinamento sul continente. Attenzione dunque perché il possesso o l’utilizzazione di sacchi in plastica possono costare caro in quanto  prevedono una ammenda di 87 dollari e/o un “soggiorno” in carcere 7 giorni.  La Tanzania vieterà inoltre  la produzione, l’importazione, la vendita e l’uso di tutta la plastica monouso entro luglio, per ridurre l’inquinamento prodotto dai materiali non biodegradabili.  Il ministro dell’Ambiente, January Makamba, ha riferito lunedì al Parlamento: «Il disegno di legge è pronto per essere pubblicato ed è possibile che il primo luglio segni la fine dell’uso della plastica in questo paese».

 

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da Redazione

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