Alcuni giorni fa, durante una partita di calcio (Miranese/Treporti), nel torneo giovanissimi, disputato nella città di Mestre, è accaduto un fatto grave. A disputa inoltrata, un calciatore 14enne ha ripetutamente insultato l’arbitro. Un gesto disdicevole di per sé a cui, però, bisogna aggiungere anche l’aggravante sessista. Ad arbitrare, infatti, era Giulia Nicastro – 22 anni e una quarantina di partite all’attivo – che è stata insultata con oscenità solo per il fatto di essere donna. A partita inoltrata, il ragazzetto prima di calciare un rigore, rivolgendosi alla Nicastro, si è abbassato i pantaloni con un invito esplicito alle pratiche sessuali. La situazione è degenerata quando anche genitori, invece di bloccare le intemperanze del figlio, hanno sostenuto l’andazzo. Giulia Nicastro è stata prontamente supportata dall’Associazione italiana arbitri di Venezia e dalla Figc, che hanno subito punito il “Treporti calcio” con una sanzione di 100 euro e sospeso, in via cautelativa, il 14enne. Mentre per i genitori è stato disposto il definitivo allontanamento dalla Tribuna. Immediate le scuse del “Treporti” che ha dichiarato “di dissociarsi dal comportamento degli adulti sugli spalti, che hanno indotto nel ragazzino la convinzione di potersi esprimere in modo così volgare e offensivo nei riguardi della direttrice di gara”. Cori di solidarietà da tutto il mondo calcistico e civile sono arrivati a Giulia, con l’invito del presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti, ad “andare avanti, superando idiozie, stupidità e atteggiamenti indegni del mondo sportivo ed estranei alla cultura e società veneta”. Anche l’U.S. Città di Palermo e lo Sporting Network esprimono il loro sdegno per quanto accaduto e solidarietà a Giulia, fidanzata tra l’altro, dell’attaccante rosanero Stefano Moreo. Ancora una volta siamo costretti a scrivere e parlare di difficoltà o (peggio) offese, subite da donne, vittime di uno stereotipo imposto per secoli dall’uomo. Ma la cosa che lascia davvero impietriti è l’appoggio, consapevole o inconsapevole, che la nuova generazione incondizionatamente e acriticamente ottiene da chi, al contrario, dovrebbe fare ammenda.