“Un cardiologo, visita Gesù”, e i risultati sono sbalorditivi

Franco SerafiniAd affermarlo il cardiologo, 52 enne, Franco Serafini, in servizio presso l’Ospedale “Bentivoglio”, in provincia di Bologna, che ha studiato e analizzato i più conosciuti miracoli eucaristici e le reliquie della Passione. Tutto puntualmente riportato nella sua ultima pubblicazione dal titolo “Un cardiologo visita Gesù. I miracoli eucaristici alla prova della scienza” (Ed. Studio Domenicano). Sottoposti ad esame i teli della Passione e 5 Ostie consacrate, che presentano sangue e tracce di materiale organico sulla loro superficie. Segni avvenuti negli ultimi 13 secoli, in tempi e luoghi diversi, come Lanciano (VIII secolo), Buenos Aires in Argentina (1992-1994-1996), Tixtla in Messico (2006) Sokółka in Polonia (2008), Legnica (2013), la Sindone di Torino, il Sudario di Oviedo in Spagna e la Tunica di Argenteuil in Francia.

«I risultati sono sorprendenti, per molti versi ancora inspiegabili e sbalorditivi – afferma Serafini –. Dagli studi emerge infatti una diagnosi clinica precisa, puntuale e dettagliata che combacia perfettamente con quanto leggiamo nei Vangeli. I più importanti teli della Passione di Cristo, a partire dalla Sacra Sindone, e 5 miracoli eucaristici tra quelli riconosciuti dalla Chiesa negli ultimi 13 secoli, hanno in comune un sorprendente filo conduttore, fatto di tracce ematiche dello stesso gruppo sanguigno e analoghi residui di tessuto muscolare miocardico, sul quale si riconoscono segni clinici di intenso stress e di violenza riscontrabili nelle vittime di aggressione, di incidenti stradali o nelle esecuzioni capitali».

«Mi sorprende – continua il ricercatore – che, miracolo dopo miracolo, a distanza di secoli e chilometri, si riproponga puntuale un certo pattern. E cinque volte su cinque, ritroviamo, stessi frammenti di cuore, sangue, dello stesso gruppo, l’AB, e tracce di DNA che misteriosamente sfuggono ai comuni test di identificazione. Colpisce che cuore e sangue mostrino segni di intensa sofferenza, stessi fenomeni di infiltrazione leucocitaria, cioè di tessuto infiammato, con fenomeni di frammentazione delle fibre muscolari cardiache. Tipici elementi di chi ha sofferto un tipo particolare di infarto, non dovuto a malattia delle coronarie, ma ad un intenso stress fisico o emotivo come quando si riceve una notizia terribile, si è vittima di un incidente o di un’aggressione».

«Le stesse alterazioni che si ritrovano, per esempio, nelle vittime di incidenti aerei o nei condannati a morte, dovute al rilascio di una tempesta di catecolamine, perlopiù adrenalina o noradrenalina che, se in eccesso, causano lesioni tossiche, anche mortali, a livello cardiaco. Nel sangue di questi miracoli sono presenti anche la linfocitosi e l’ipogammaglobulinemia, tipiche manifestazioni nei pazienti politraumatizzati e in condizioni critiche».

«La medicina, in qualche modo, prova a descrivere la sofferenza di questo Uomo. Una sofferenza descritta in termini istopatologici e clinici. Inoltre, – conclude lo scienziato  – non dimentichiamo che i gruppi sanguigni del sistema AB0 sono stati scoperti tra 1900 e 1901 dal Nobel Karl Landsteiner. Se i teli della Passione e il miracolo di Lanciano fossero meri artefatti medievali, come avrebbero potuto i falsari indovinare casualmente lo stesso gruppo sanguigno quattro volte su quattro o cinque su cinque, se comprendiamo anche l’evento recente di Tixtla? Ci troviamo, quindi,  di fronte ad un miracolo nel miracolo se pensiamo che numeri alla mano, l’autenticità di questi tessuti si può stimare intorno al 99,9%».

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Elvira Zammarano

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