ITINERARIO EBRAICO – Yom Ha Shoah, Israele si ferma per ricordare

M.T. Radogna esperta in ebraismo e didattica della Shoah

Yom Hazicharon L’Shoah U’l’gevorah, il giorno in cui Israele celebra il ricordo della distruzione di oltre sei milioni di vittime innocenti e dell’eroismo di chi ha combattuto opponendosi a tutto ciò. Il concetto del ricordo, Zakhòr, nella lingua e nella cultura ebraica è fondamentale. Di tutte le facoltà che l’uomo possiede, sicuramente la memoria è la più incerta e ingannevole. E d’altra parte, l’essere umano si costruisce sulla memoria, senza la quale è come un albero senza radici. Proprio per questo  la tradizione ebraica impone l’obbligo del ricordo, indicato con il termine Zakhòr, una  parola che  ricorre per lo meno 169 volte nel testo biblico, in tutte le sue declinazioni. Dopo la Shoah lo Zakhor è diventata una mitzvah, uno dei precetti che fanno di un ebreo quello che è, l’unico non scritto. Ricorre il 27esimo giorno di Nissan, come è stata fissata nel calendario ebraico, con una legge firmata nel 1959 dall’allora primo ministro David Ben Gurion, e quest’anno cade dal tramonto del primo Maggio a quello del giorno seguente. La giornata inizia in modo straziante: alle 10.00 di mattina, una sirena risuona per tutto il paese e per due minuti tutto si ferma. Autobus, macchine, chi cammina, tutti si fermano di colpo. Immobili, quasi sull’attenti, ognuno ricorda il passato e la sua immane tragedia. Per tutto il giorno Israele ricorda e piange, i nomi dei defunti vengono pronunciati uno dopo l’altro dai discendenti dei sopravvissuti nelle scuole, nei musei, nei luoghi pubblici. La televisione pubblica sospende la normale programmazione e trasmette solo film e documentari, mentre il presidente e il primo ministro tengono discorsi. “In questo giorno riaffermiamo la nostra responsabilità a non dimenticare mai. Il tempo non può cancellare le atrocità, né portare sollievo ai sopravvissuti. Gli inconcepibili crimini del passato possono solo spronarci a rinnovare costantemente il nostro impegno a non permettere mai più che questi orrori accadano di nuovo”. Questo quanto ha  scritto, in una dichiarazione congiunta, la Delegazione della Ue in Israele con  i 27 ambasciatori dei paesi europei . “Siamo a fianco del popolo di Israele e degli ebrei nel mondo nel commemorare – hanno aggiunto – i 6 milioni di ebrei brutalmente uccisi nella Shoah”. “Stiamo assistendo di nuovo ad una crescita dell’antisemitismo, dell’odio e dell’intolleranza. La potenza del male è sempre presente … “, per questo – hanno concluso – “ricordare la Shoah e combattere l’antisemitismo è il nostro dovere verso i cittadini ebrei in Europa e ovunque nel mondo”.

 

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Maria Teresa Radogna

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