Lapidi, fiori, croci e foto dei fedeli Fido e Fuffi, in pieno centro città, se non è una farsa è reato

 

rangersE’ la scoperta fatta dai Rangers d’Italia (Puglia) nel popoloso quartiere Japigia di Bari. Ad accogliere le spoglie mortali degli amati compagni dell’uomo, un ipotetico cimitero, improvvisato in un’area verde pubblica nei pressi di via La Pira. La segnalazione dei Rangers è stata inviata al Sindaco di Bari, alla Polizia locale, ai Carabinieri della Forestale, al I Municipio di Bari e per conoscenza ai servizi veterinari della Asl. La legge su tale questione è chiara e prevede una serie di azioni a salvaguardia dell’ambiente e rispettosa delle spoglie dello stesso animale.

«Abbiamo segnalato alle Autorità competenti ciò che abbiamo trovato, perché se tale situazione dovesse avere dei riscontri effettivi,  ci troveremmo di fronte a condotte contrarie alla legge. L’interramento di spoglie animali in un’area pubblica, cittadina,  è assolutamente vietata – dicono i Rangers e spiegano –.  La legge impone l’obbligo di provvedere alla sistemazione definitiva del corpo, vietandone l’abbandono, lo scarico o l’eliminazione incontrollata. Per prima cosa è necessario fare una segnalazione scritta al Servizio Veterinario competente, entro due giorni dall’evento, in modo da procedere alla cancellazione dall’anagrafe canina. Poi esistono due possibilità previste dalla legge, la sepoltura o la cremazione. Per la sepoltura la legge consente l’interramento in un terreno di proprietà, previa certificazione del Medico Veterinario, che attesti che l’animale non è morto per malattie infettive o infestive trasmissibili all’uomo o agli altri animali. Per cui – i Rangers puntualizzano –  è  “vietato seppellire i resti dell’animale in terreni demaniali, pena l’applicazione del D.Lgs. 186 /2012”. La certificazione  del Veterinario, deve essere successivamente presentata al Servizio Veterinario competente all’atto della denuncia di morte fatta dal proprietario, ricordando che per sotterrare l’animale in un terreno di proprietà, è obbligatorio che i proprietari producano un’autodichiarazione in cui affermano di non volersi avvalere delle modalità di eliminazione definite nel Reg CE 1069/2009.  Inoltre l’autodichiarazione deve attestare  che l’animale non ha morso persone o animali a sangue caldo nei 10gg antecedenti la morte e di essere consapevoli di dover rispettare le “norme particolari applicabili al sotterramento degli animali da compagnia”, previste dal regolamento UE n. 142 /2011. E che se si dovesse scegliere di interrare i resti in un proprio terreno,  bisogna farlo a debita profondità, affinché altri animali non possano disseppellirlo e a distanza adeguata dai confini con altre proprietà in modo da evitare rischi per la salute degli animali, la salute pubblica e per l’ambiente, evitando che animali carnivori ed onnivori possano disseppellirlo». E concludono – «Sarebbe davvero auspicabile istituire dei luoghi precisi dove dare degna sepoltura ai nostri animali domestici. Sono una parte importante non solo della nostra sfera affettiva ma dell’intera  società».

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Condividi su:
Foto dell'autore

Elvira Zammarano

Lascia un commento