Alla fine della scorsa estate, un uomo e una donna barese, dopo essersi conosciuti e “frequentati“ per un periodo esclusivamente in chat, decidono di incontrarsi “dal vivo”. Tra loro nasce una relazione senza impegni e, soprattutto, senza “protezione“, fino alla rivelazione shock di lui, “Sono sieropositivo”! La sindrome da immunodeficienza acquisita, come si sa, non da problemi ed è asintomatica, ma non per questo meno pericolosa della malattia conclamata. Da ciò che è emerso, l’uomo avrebbe avuto due, forse tre rapporti non protetti con la donna trasformandosi così in un potenziale “untore”. Subito dopo la rivelazione la vittima è corsa al Policlinico per le analisi di routine, dall’esito fortunatamente negativo. Nonostante i ripetuti inviti a sporgere denuncia, la donna si è sempre rifiutata di rivelare l’identità dell’amico. Sono state, infatti, le indagini condotte dal Commissariato di P.S. Bari Nuova – Carrassi a dare un nome e un volto al presunto untore e a verificare la sua effettiva sieropositività. Di lui si sa solo che vive in Abruzzo e che ha un gran numero di conoscenze femminili in rete. In seguito ad un’ordinanza di custodia cautelare del Tribunale di Bari, l’uomo attualmente è ai domiciliari con l’accusa di tentate lesioni gravissime.