Ieri, 8 marzo, Giornata internazionale della donna, alle ore 15.30 , nei giardini del castello di Barletta, è stata impiantata la “ la panchina rossa” della UIL. «Non una giornata contro la violenza – ha detto il sindaco di Barletta, Cosimo Cannito, che ha presenziato l’evento – ma anche di lotta per la libertà, perché ci sono ancora donne schiave e private dei loro diritti e del rispetto che ogni persona merita. Questo è il senso del mio augurio alle donne e lo rivolgo da questo luogo. Felice che ci siano tante ragazze e tanti ragazzi e le responsabili del centro antiviolenza “Giulia e Rossella”, perché saremo sempre di supporto a chi è in prima linea». All’ inaugurazione erano presenti anche l’assessore alle politiche sociali Anna Maria Lacerenza e alle manutenzioni Lucia Ricatti, la responsabile nazionale Uil dei Centri antiviolenza, mobbing e stalking, Alessandra Menelao, il segretario regionale Uil Puglia Franco Busto, il responsabile comunale Uil Francesco Dileo e Ruggiero Leone, che materialmente si è occupato della sistemazione della panchina. Molto apprezzati gli interventi di Alessandra Menelao – «La violenza è pervasiva e questo luogo è importante – ha detto Alessandra Menelao – per questo abbiamo voluto piantare queste panchine come monito per contrastare una violenza che aumenta sempre più, e che diventa difficile a volte fare emergere, perché le donne hanno paura o non hanno una indipendenza economica» e di Tina Arbues, responsabile del centro comunale antiviolenza, che ha sottolineato che solo nel 2018 alle 350 donne già seguite dal centro, se ne sono aggiunte altre nuove 65 – «Un gesto importante dedicato a tutte le donne e a “tutte le donne vittime di violenza”– dice -. Sarà un’occasione di costante riflessione per quanti la vedranno o si siederanno». Insieme alle istituzioni erano presenti gli studenti della IV L del liceo scientifico “Cafiero , a loro, il compito di scoprire materialmente la panchina. «Questo è un piccolo gesto a fronte di una grande tragedia che è quella di vivere in una società che si accanisce contro la parte migliore di se stessa, le donne» – ha poi concluso il segretario della Uil regionale Franco Busto.