Matinée per non dimenticare

Nell’assolata mattinata di mercoledì 27 Febbraio, al teatro Nicolò van Westerhout, a Mola si è tenuta una matinée davvero particolare. La pianista Rossella Perrone, il violinista Giovanni Zonno e l’attore Maurizio Pellegrini, hanno prestato le loro straordinarie doti artistiche per ridar voce agli esclusi della Storia, attraverso le note di Schindler’s List di John William e di Baal Shem di Ernest Bloch. A colpire, come non ha mancato di sottolineare Piero Rotolo, il direttore artistico dell’Agìmus, l’associazione promotrice dell’evento, è stato il pubblico assai particolare cui si è rivolto il concerto. A essere seduti in platea, infatti, alunni di primo, secondo e terzo anno del Liceo delle Scienze Umane Majorana di Mola. Per un’ora questi ragazzi hanno spento i loro cellulari, hanno sospeso il tempo, per concedersi la possibilità, grazie alla magia delle note di un virtuoso del violino  e di una  pianista incantatrice, di affrontare il peso della storia.  A far da guida tra le melodie struggenti e dolorose del violino a tratti quasi consolate da quelle delicate e intense del pianoforte, la commossa e suggestiva  voce narrante di Maurizio Pellegrini. L’attore ha infatti magistralmente prestato la sua voce ai ricordi  di Katzenelson, Weber, Spiegel, Radnoti, Primo Levi, Bruck, Sachs e Kuderikova, tutti deportati nei vari campi di concentramento dell’Europa dell’Est. Momenti di pura commozione hanno tenuto inchiodati i ragazzi a un silenzio reverenziale, che ha esaltato al massimo le potenzialità evocative di  pianoforte e violino dei due eccezionali musicisti. A commento visivo le fotografie dei bimbi deportati coi loro sguardi indagatori e delle  madri stremate a cui presto sarebbero stati strappati i figli. La chiosa finale è stata consegnata  ai disegni dei bambini del campo speciale di  Terezin,  che hanno creato un vero e proprio corto circuito emotivo, sulle note del famoso tema di  Schindler’s List. Un modo diverso, tra musica, immagini e parole per affrontare il tema della memoria, che non è spendibile in un solo giorno o qualche settimana all’anno, ma che è al servizio del tempo  presente, in ogni momento. Perché se capire è impossibile, conoscere è necessario affinché mai più non sia soltanto uno slogan per assolvere le coscienze, per merito anche  di preziose iniziative come queste al teatro Van Westerhout.

 

 

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Foto dell'autore

Maria Teresa Radogna

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