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Vito Coviello, lo scrittore cieco, presenta il suo ultimo lavoro, “Il Treno: Racconti e Poesie”

vito covielloIl nuovo libro di Vito Coviello, lo scrittore 65enne cieco, nato in provincia di Potenza e residente a Matera, raccoglie una serie di storie e aneddoti cari all’autore, risalenti al periodo, in cui viaggiando per tutta Italia, cercava responsi più favorevoli al suo dramma. Appena 47enne, Vito si ammala di glaucoma cortisonico, una rara malattia degli occhi che riduce alla cecità chi ne è colpito. Quei viaggi, che lui chiamava della speranza, erano tutti rigorosamente in treno. Per cui il mezzo, all’improvviso, diventa depositario dei suoi stati d’animo più intimi. E’ il periodo dei sentimenti contrastanti, dei sì, dei forse e dei no. E’ il periodo dell’amarezza, della paura, del dolore e dell’impotenza. Ma è anche il periodo dei ricordi, favoriti dal ritmico dondolio del treno. Dunque, non il contenuto dei suoi pensieri ma un libro-simbolo di rinascita. La più vera. La più bella. Decidere di dedicare, nonostante il disagio, la sofferenza, la mancanza di un’autonomia a cui si era abituati, agli altri e a Dio, la propria esistenza, è l’atto più coraggioso al mondo.
“Il Treno: Racconti e Poesie” è stato pubblicato dall’Associazione ciechi, ipovedenti e invalidi lucani (
ACIIL ONLUS)

 

 

 

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Foto dell'autore

Elvira Zammarano

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